Grifo: mercato buono ma la coperta rimane corta

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I tanto desiderati botti di fine mercato alla fine non sono arrivati e l’ultimo acquisto del Perugia, in ordine cronologico, resta Della Rocca. Un mercato buono, in cui il presidente Santopadre ha cambiato strategia puntando sull’acquisto e su contratti pluriennali al posto dei soliti prestiti delle scorse stagioni. Sono arrivati giocatori esperti, giovani interessanti e sono stati confermati tasselli importanti ma numericamente la rosa biancorossa resta corta. Come espressamente sottolineato a più riprese dal nuovo tecnico Pierpaolo Bisoli servivano due mediani, magari un laterale sinistro, invece ne è arrivato solo uno a causa anche delle “non” cessioni di Filipe e Taddei, due dal contratto pesante. “Tagliati” dall’allenatore di Porretta Terme ma rimasti a Perugia e costretti indirettamente a far cambiare idea al tecnico che fa della corsa, della grinta e della tattica le armi principali per giocare nella sua squadra. Niente drammi se non è arrivata la classica ciliegina sulla torta perché il campionato deve ancora iniziare ed oltretutto chi è arrivato è ampiamente all’altezza della situazione. Si parte da un grande numero uno, Rosati, che da ampie garanzie tra i pali, passando per un centrale come Volta che la B l’ha vinta già un paio di volte. Del Prete già si conosceva mentre Salifu si è dimostrato un mastino affidabile. Davanti poi la conferma di Ardemagni, Lanzafame, Fabinho e Parigini è un buon viatico per cominciare al meglio la stagione. Insomma, al momento (chissà che non ci sia qualche novità dal polposo mercato degli svincolati) l’undici di base non è assolutamente da buttare ma in un campionato lungo come la serie cadetta una buona panchina può fare la differenza. Chissà che poi gente come Proietti, Zebli, Drolè, Joss e Boscolo, tutti ragazzi con ampie prospettive, non possano realmente rivelarsi i migliori acquisti per il Perugia 2015-2016. Chi vivrà vedrà, intanto il mercato chiude e domenica si comincia a fare sul serio mettendo definitivamente la parola su questo caotico mese di agosto.

Federico Ricci