Grande successo per “Fluxit Aqua et Sanguine” a Petriolo di Citerna

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Alta qualità e pubblico delle grandi occasioni per “Fluxit aqua et sanguine”, l’evento conclusivo della manifestazione “Pasqua in Alto Tevere Umbro”, promossa dal promossa dalla Diocesi di Città di Castello e Museo diocesano e realizzata in collaborazione con i Comuni di Città di Castello, Citerna, San Giustino, Montone e Monte Santa Maria Tiberina.

Per questa conclusione il Comune di Citerna, che contava anche sull’appoggio di una pro-loco di Fighille vitale ed attiva come sempre,  ha scelto il Santuario di Santa Maria di Petriolo, luogo caro a tutta la cittadinanza e meta di escursioni e pellegrinaggi ormai da molto tempo.

Il concerto è stato organizzato miscelando realtà locali di sicuro valore, come la mezzosoprano leggero Ilenia Panicucci e la Corale di Petriolo di Fighille, insieme ad affermate realtà corali della vicina Toscana: l’Insieme Vocale Tourdion di Arezzo e i più longevi cori di Sansepolcro, la Corale Domenico Stella e il Coro Città di Piero.

Il programma aveva come filo conduttore il tema dello “Stabat Mater”, nella lettura offerta dal compositore gallese contemporaneo Karl Jenkins: il brano d’apertura infatti è stato “Now my life is only weeping”, mentre il brano conclusivo è stato ”Ave Verum”, dal quale sono tratte le parole che danno il titolo al concerto.

Ilenia Panicucci ha aperto il concerto, con la sua ricca espressività e la sua voce capace di esprimersi sia in modo dolce e carezzevole che con timbriche più aggressive e intense. Dopo lo struggente brano d’apertura, che con le parole del poeta persiano Rumi sottolinea il dolore della Madre di Cristo addolorata, è stato proposto “A rose among thorns” nella versione arrangiata da Ennio Morricone per la cantautrice portoghese Dulce Pontes; a seguire il celebre canto della Maddalena in Jesus Christ Superstar, dal titolo “I don’t know how to love him”, e la versione di Elisa del famoso “Hallelujah” di Leonard Cohen. L’accompagnamento era a cura di Lorenzo Tosi all’organo e Paolo Fiorucci al piano digitale.

L’Insieme Vocale Tourdion, coro femminile diretto e accompagnato al pianoforte dal M° Eugenio Dalla Noce, ha proposto brani che ben rappresentano il percorso di ricerca di sonorità contemporanee che il gruppo sta seguendo. Molto intimo il primo canto proposto, “Silence my soul” di Francisco Feliciano su testo del poeta indiano Tagore, brillante e vivace la Piccola messa jazz di Bob Chilcott, solare e mediterraneo il brano “Mare” scritto da Marco Ferretti su testo di Giovanni Pascoli. Il repertorio scelto ha permesso di apprezzare l’ottimo affiatamento del coro, la vocalità armoniosa e ben proporzionata e la timbrica limpida delle voci femminili.

I cori di Sansepolcro, diretti dai maestri Bruno Sannai e Paolo Fiorucci, hanno presentato un piccolo percorso nel mondo della musica sacra: partendo dal rinascimento con “Sicut cervus” di Palestrina, per proseguire con Dietrich Buxtehude e la cantata “Alles was ihr tut”, Antonio Salieri con il suo inno pentecostale “Confirma hoc Deus”, il romanticismo rappresentato da Charles Gounod, del quale ci è stato fatto ascoltare il Kyrie dalla Messa solenne di Santa Cecilia, con i solisti Michela Leonardi, soprano, Antonio Medici, tenore, ed il M° Eugenio Dalla Noce che si è prestato gentilmente ad interpretare il ruolo del basso. Infine due compositori contemporanei, il polacco Michal Lorenc del quale è stata eseguita una intima e meditativa Ave Maria, e per concludere, ancora dallo Stabat Mater di Jenkins, i cori ci hanno proposto l’Ave Verum dal quale sono tratte le parole “Fluxit aqua et sanguine” che hanno dato il titolo all’evento. La potenza e la grande capacità dinamica del coro a quattro voci dispari sono state esaltate dal repertorio selezionato, che ha permesso anche di valorizzare le belle voci dei solisti membri del gruppo.

Infine tutti i cori, compresa la Corale di Petriolo di Fighille, sotto la guida del M° Mario Comanducci e con l’accompagnamento all’organo di Nicola Domini, hanno eseguito il brano “Gloria in excelsis Deo” di Antonio Vivaldi. Il pubblico, che assisteva al concerto sia dall’interno della chiesa che dall’esterno, dove il fonico Paolo Ceppodomo aveva allestito un punto di ascolto, ha lungamente applaudito tutti gli artisti, che hanno regalato momenti di alta spiritualità con il loro canto. Una degna conclusione dunque per una manifestazione che in tutti i Comuni partecipanti ha proposto eventi di grande appeal per il pubblico.