Geometri in “tour” nelle scuole per spiegare la professione

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Una figura professionale importante che opera nel settore edilizio, topografico ed estimativo fin dal 1929, anno della sua istituzione in sostituzione del perito agrimensore. È quella del geometra, da qualche giorno al centro di un tour informativo per le scuole secondarie di primo grado organizzato dall’Associazione geometri Comuni Media Valle Tevere (che comprende quelli di Collazzone, Deruta, Fratta Todina, Giano dell’ Umbria, Gualdo Cattaneo, Massa Martana, Marsciano, Monte Castello di Vibio, Todi, Torgiano e San Venanzo), in collaborazione con il Collegio dei geometri e geometri laureati della provincia di Perugia. Tre le tappe nella scuola ‘Cocchi-Aosta’, guidata dal dirigente scolastico Giovanni Pace, a Todi e nelle sedi staccate di Pantalla e Collepepe, dove i geometri Giampiero Grossi, presidente dell’associazione, e i colleghi Andrea Fanelli, Alfredo Cutini, Manilo Gentili, Daniela Crisanti ed Eros Biselli, hanno incontrato gli alunni delle classi terze per illustrare il valore e le potenzialità di questa professione. Ad accompagnarli due studenti dell’istituto di istruzione superiore ‘Ciuffelli – Einaudi’ indirizzo Cat (costruzioni, ambiente territorio) di Todi, Gabriele Chitan e Sofia Bececco con la loro docente, Beatrice Baccarelli.

“Grazie alla propensione all’uso delle nuove tecnologie – hanno spiegato Grossi – e al forte radicamento nel territorio, il geometra può essere identificato come il professionista tecnico maggiormente in grado di risolvere in maniera adeguata e tempestiva le esigenze dei cittadini e della pubblica amministrazione. Inoltre, la necessità operativa di raccogliere e analizzare i dati del territorio lo rende testimone dell’evoluzione culturale ed etnografica dei luoghi”. Sempre l’Associazione ha evidenziato come “secondo le stime del Censis negli ultimi tre anni la richiesta di questi professionisti da parte del mondo del lavoro è stata superiore al numero dei diplomati, sopratutto in ambito di riqualificazione degli edifici già abitati”.

Durante la giornata ci sono stati momenti di dimostrazione pratica del mestiere con l’uso della termocamera in edilizia e del drone a opera, rispettivamente, dei geometri Maria Caterina Minciarelli e Stefano Checcarelli, e si è ribadita la rilevanza che i geometri assumono anche in fase post-sisma, spiegando come mettono in campo le loro competenze a supporto delle popolazioni attraverso Ageopro Italia (Associazione nazionale geometri volontari Protezione civile). Infine, uno sguardo al percorso necessario per intraprendere questa professione. Innanzitutto occorre frequentare un istituto tecnico, indirizzo Cat. Una volta diplomati le strade possibili sono diverse: la prima, fare 18 mesi di tirocinio in uno studio e poi sostenere l’esame di abilitazione. La seconda, iscriversi a un Its (Istituto tecnico superiore) che equivale a svolgere il praticantato. La terza, di recente istituzione, frequentare un corso di laurea triennale ‘ad hoc’, presente solo in alcune sedi universitarie italiane, con conseguente tirocinio e iscrizione all’albo.