Federsolidarietà Umbria: “Ok il nuovo contratto della cooperazione sociale”

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Federsolidarietà Umbria: “Ok il nuovo contratto della cooperazione sociale”. Il presidente regionale Di Somma: “Ora al via la fase per vederlo riconosciuto a livello territoriale”

   

Ampia soddisfazione anche in Umbria per i quasi 2.000 lavoratori delle imprese sociali che fanno capo alle circa cento cooperative aderenti a Federsolidarietà-Confcooperative regionale, che nei giorni scorsi hanno avuto notizia del rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) della cooperazione sociale per il triennio 2017-2019.

La specifica federazione di Confcooperative nazionale, insieme a Legacoopsociali e Agci Solidarietà, hanno infatti con le parti sindacali FP-CGIL, FISASCAT-CISL, FPS-CISL, UIL-FPL e UIL TUCS siglato l’accordo che interessa complessivamente 11.500 cooperative sociali aderenti e oltre 350.000 lavoratori, capaci di assicurare la tenuta del welfare italiano e garantire servizi a più di 7 milioni di persone.

“E’ prevalso il senso di responsabilità”, commenta Carlo Di Somma presidente di Federsolidarietà Umbria e componente della delegazione nazionale che ha portato avanti la trattativa.

“Dopo un lungo e non sempre facile percorso la sigla di rinnovo del CCNL segna la degna conclusione di uno sforzo congiunto di tutte le parti in causa. Un senso di responsabilità soprattutto verso le socie e i soci delle cooperative sociali e verso le lavoratrici e lavoratori in questo settore. Non è tempo di trionfalismi o di proclami, ma non è di poco conto l’essere riusciti a far ripartire e concludere un confronto fermo al 2012…”.

Tanti sono gli aspetti affrontati e risolti nel nuovo Contratto, come aggiunge il numero uno di Federsolidarietà su base locale: “Sono state aggiornate le norme contrattuali per conformarle alla legislazione del lavoro oggi vigente; si è ribadita l’unità del CCNL per tutta la cooperazione sociale, si è aperto lo sguardo all’Impresa Sociale, si sono affrontati l’adeguamento economico ed il riconoscimento di profili professionali nuovi nel panorama della cooperazione sociale”. Il che, tradotto in cifre, significa per i cooperatori, soci e lavoratori, un aumento in media di 80 euro al mese di salario a regime (pari al 5,95%) da erogare in 3 tranche (novembre 2019, aprile e settembre 2020). È stata concordata, inoltre, l’erogazione di un una tantum di 300 euro in due rate nel 2019 e un incremento dello 0,5% a sostegno della previdenza integrativa. Infine, ha trovato valorizzazione, tramite un’indennità di funzione, l’affiancamento all’inserimento lavorativo delle persone svantaggiate e dato il giusto riconoscimento normativo a tutta la cooperazione sociale di inserimento lavorativo.

“Importante – conclude il presidente Di Somma – sarà ora dare concretezza e seguito all’accordo, sottoscritto dai firmatari del contratto, nel quale le parti si impegnano a promuovere e valorizzare la completa applicazione di tutte le previsioni del CCNL nelle diverse sedi nazionali e territoriali, al fine di garantirne anche la piena sostenibilità”.