Famiglie numerose: Giunta regionale stanzia risorse per il 2022

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150 euro per ogni figlio minore

   

Una cifra di 150 euro per ciascun figlio minore: è questa la somma definita dalla Giunta regionale su iniziativa dell’assessore alla Salute, Luca Coletto, per sostenere economicamente le famiglie con almeno quattro figli.

 “La Regione Umbria con apposita legge regionale ha previsto una misura per il sostegno alle famiglie numerose con almeno quattro figli, realizzati dalla Regione stessa o dalle Zone sociali, nell’ambito delle rispettive competenze – ha spiegato l’assessore alla Salute e alle Politiche sociali, Luca Coletto – Con regolamento regionale n. 8 dell’11 novembre 2020, sono state definite le modalità di erogazione degli interventi e i criteri che i nuclei familiari beneficiari devono soddisfare per ottenere il contributo”.

La somma stanziata dalla Giunta regionale per le annualità 2020/2022 ammonta a 180 mila euro per ogni anno e il riparto è stato effettuato nel rispetto di quanto previsto dal regolamento regionale n. “8/2020” in base ai dati Istat socio-demografici relativi alle famiglie.

Le risorse saranno assegnate e ripartite ai Comuni Capofila di Zona sociale/Unione dei Comuni del Trasimeno, che provvederanno a pubblicare l’avviso per la erogazione del contributo, che è unico per ogni Zona sociale e al quale potranno rispondere tutti i cittadini in possesso dei requisiti stabiliti e residenti in uno dei Comuni della Zona sociale.

L’avviso pubblico prevede dei requisiti per accedere al beneficio economico:

a) numero di figli pari o superiore a quattro, con età inferiore a 26 anni conviventi, di cui almeno uno minore di anni diciotto;

b) residenza in uno dei Comuni della Regione Umbria da almeno cinque anni;

c) possesso di indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) del nucleo familiare, in corso di validità secondo la normativa vigente, non superiore ad euro 36.000,00;

d) possesso, per i componenti del nucleo familiare cittadini extracomunitari, di regolare permesso di soggiorno con esclusione dei titolari di visto di breve durata.