Fabbricanti rurali: i geometri e le associazioni invitano alla regolarizzazione

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I proprietari di fabbricati rurali ancora censiti nel Catasto terreni devono affrettarsi a inserire questi nel Catasto fabbricati così come previsto dalla legge ‘Salva Italia’ del 2011. Il termine per la regolarizzazione è, infatti, già scaduto il 30 novembre 2012 ma è ancora possibile, per ormai poco tempo, presentare la dichiarazione di aggiornamento usufruendo, così, dell’istituto del ravvedimento operoso, cioè con il versamento di sanzioni ridotte. L’ultimo invito ai proprietari ancora inadempienti a regolare la propria posizione arriva dal Collegio dei geometri e geometri laureati della provincia di Perugia che proprio su questo tema, mercoledì 31 maggio, ha tenuto un corso formativo rivolto ai propri iscritti. L’incontro, che si è svolto nel capoluogo umbro, è stato realizzato in collaborazione con la Direzione provinciale di Perugia dell’Agenzia delle entrate e ha visto la partecipazione di alcune associazioni di categoria interessate all’argomento come Coldiretti Umbria, di cui era presente il direttore Diego Furia e la responsabile fiscale Fabiola Fabbri, Asppi (Associazione sindacale piccoli proprietari immobiliari) Perugia, con il segretario Giacomo Iucci, e Appc (Associazione piccoli proprietari case) Umbria, con il presidente Claudio Moretti. Per il Collegio dei geometri è intervenuto il presidente Enzo Tonzani mentre per la Direzione provinciale dell’Agenzia delle entrate il direttore Marina Angeli e i professionisti Antonio Barbarisi, Beatrice Pelliccia e Franco Maranghi.

“Sono moltissimi – ha fatto notare Tonzani – gli immobili non ancora in regola. Per questo, attraverso i nostri iscritti e le associazioni degli agricoltori e dei proprietari di casa, vogliamo informare tutti gli interessati dell’ormai imminente scadenza degli obblighi di legge. Qualora questi non fossero rispettati, si è, infatti, passibili di sanzione da parte dell’Agenzia delle entrate e proprio questo vorremmo evitare: che alle spese da sostenere per la regolarizzazione se aggiungano altre”.

L’Agenzia delle entrate sta, d’altronde, provvedendo a inviare agli interessati comunicazioni per sollecitare la regolarizzazione spontanea, dopo di che procederà all’accertamento con oneri a carico dei soggetti non ancora in regola, applicando le sanzioni previste dalla legge che variano dai 1.032 euro ai 8.264 euro. Per scongiurare ciò e ridurre gli oneri relativi a 172 euro (un sesto della sanzione minima), i proprietari devono avvalersi di un professionista tecnico abilitato e presentare agli uffici dell’Agenzia delle entrate l’atto di aggiornamento cartografico (Pregeo) e la dichiarazione di aggiornamento del Catasto fabbricati (Docfa).

“Coldiretti – ha commentato Fabbri – è particolarmente interessata a questo adempimento perché nei suoi archivi, anche tramite i Centri di assistenza agricola, detiene molte informazioni relative ai fabbricati rurali che le imprese utilizzano nell’ambito della loro attività. Questa collaborazione con il Collegio e l’Agenzia ci permette di mettere a disposizione dei nostri soci tutte le relative informazioni di carattere tecnico e fiscale”.

“Spesso gli immobili – ha spiegato Moretti – non vengono accatastati per mancanza di risorse o perché abbandonati e dimenticati. La norma va rispettata ma vogliamo proporre in Umbria una legge regionale simile a quella fatta in Puglia che incentiva i proprietari di immobili rurali inutilizzati a cedere questi in locazione a enti istituzionali o cooperative in grado di rimetterli a reddito. Si tratta di mettere in contatto un’offerta quasi a costo zero, perché l’immobile è comunque inutilizzato, con la domanda di persone che abbiano spirito di iniziativa”.