“Ex milizia a disposizione gratuitamente da marzo 2020. La Giunta ha speso milioni ma le terapie intensive sono insufficienti”

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Foto: il Messaggero

“Ex milizia a disposizione gratuitamente da marzo 2020. La Giunta ha speso milioni ma le terapie intensive sono insufficienti”. La nota del Capogruppo regionale del Movimento Cinque Stelle, Thomas De Luca

“Dove sono i 167 posti letto di terapia intensiva previsti dal Piano di Salvaguardia?”.

   

È quanto chiede il capogruppo del Movimento 5 Stelle, Thomas De Luca che aggiunge:

“Com’è possibile che siamo ancora ai livelli dello scorso mese di settembre? Intanto spendiamo ogni anno 25mila euro per le utenze della Ex Milizia di Terni, una struttura pronta e inutilizzata che l’Ater già dallo scorso marzo aveva messo a disposizione gratuitamente per l’emergenza pandemica. Il Movimento 5 Stelle è in grado di offrire prove documentali inedite di come la struttura fosse stata offerta gratuitamente già a marzo 2020, con una lettera indirizzata alla presidente della Regione, Donatella Tesei, e all’assessore alla Sanità, Luca Coletto, firmata da Ater Umbria. Non mi si venga a dire che mancano i posti letto, che non ci sono gli spazi e che aspettiamo ancora i moduli prefabbricati del commissario Arcuri. Questa lettera parla chiaro e conferma la disponibilità di Ater a concedere, temporaneamente e a titolo gratuito, l’edificio della Ex Milizia per affrontare le problematiche connesse con l’emergenza Covid. Da mesi sollecitiamo la Giunta in tal senso. Lo scorso novembre l’assessore Coletto rispose che la struttura non si poteva utilizzare perché era di proprietà dell’Ater e perché era incompleta”.

De Luca osserva come questa struttura

“nel 2020 ha avuto un costo di 24mila 493 euro (importo pressoché costante anche per i passati anni) ascrivibile ad utenze e contratti di manutenzione. La Ex Milizia gira a vuoto, ma costa 25mila euro all’anno tra utenze e bollette. Ci sono i tubi per l’ossigeno pronti per essere utilizzati e viene messa a disposizione a titolo gratuito. Con 1,7 milioni sarebbe stato possibile adeguare sia questa struttura che l’ex ospedale di Monteluce a Perugia. Invece la Regione ha speso 4 milioni di euro per l’ospedale da campo e 8 milioni per i moduli prefabbricati di Arcuri”. De Luca lamenta “la totale inattuazione del Piano di Salvaguardia stilato a novembre, che avrebbe dovuto implementare 10 posti letto di terapia intensiva al piano terra dell’ospedale di Terni con disponibilità immediata, altri 8 posti letto all’azienda ospedaliera di Perugia nel giro di 15 giorni, ulteriori 14 posti letto previsti dall’accordo con le Marche, altri 14 posti al terzo piano del Santa Maria di Terni in 45 giorni e 12 posti letto all’ospedale da campo della Regione Umbria. Dove sono le terapie intensive? Dove sono le assunzioni? Che fine ha fatto il tracciamento? Siamo a metà febbraio e non c’è niente di tutto questo. Le scuse della Giunta non reggono. Le varianti del virus sono presenti anche in diverse regioni dove però sono state circoscritte e non causano i danni che purtroppo vediamo in Umbria. Le proiezioni dell’Agenzia nazionale dei servizi sanitari regionali, rispetto alla saturazione delle terapie intensive per i prossimi 7 giorni fanno accapponare la pelle. La curva va verticalmente verso il 100 per cento e possiamo solo sperare che altre regioni accolgano i nostri malati. Qualcuno deve dare spiegazioni”.