Educare alla salute mettendo in primo piano la prevenzione

2005

Educare alla salute mettendo in primo piano la prevenzione. In Italia bene la sanità di base, ma per diminuire i tempi di attesa è fondamentale il supporto di quella privata

   

Partendo dall’assunto che la salute è un diritto umano fondamentale, bisogna riconoscere che alla base di ciò vi sono dei complessi legami tra le condizioni sociali ed economiche, l’ambiente fisico, gli stili di vita individuali e la salute.

Questi complessi legami ci forniscono la chiave per una comprensione olistica della salute che non può prescindere dall’impatto che l’operato di tutti i sistemi e le strutture deputate a governare possono avere sul benessere dei singoli individui e dell’intera comunità.

C’è quindi una responsabilità sociale e politica condivisa a livello globale nel cercare di promuovere, assistere e prevenire la salute.

C’è consapevolezza della necessità di mobilitare risorse e di investire in modo sostanziale nelle politiche, nei programmi e nei servizi che creano, mantengono e tutelano la salute, sostenendo stili di vita sani e creando ambienti favorevoli alla salute.

Lo stesso concetto di assistenza sanitaria di base, a livello globale, è quello di poter essere accessibile ai costi che un paese ed una comunità possono sostenere, con metodi pratici, scientificamente validi e socialmente accettabili.

L’Italia è un paese garantista e riesce, a differenza di altri, a mantenere con equità il raggiungimento delle cure e dell’assistenza sanitaria di base.

Il Ministero della Salute in questi giorni ha già dato l’avvio dei lavori per la definizione del Piano Nazionale della Prevenzione 2020-2025, nel quale resteranno aree strategiche quelle della prevenzione in sicurezza alimentare e sanità pubblica veterinaria, della prevenzione delle malattie trasmissibili e delle malattie croniche non trasmissibili, anche attraverso la promozione di stili di vita sani, attraverso l’attenzione ai determinanti ambientali che impattano fortemente sulla salute e sulle disuguaglianze.

La prevenzione primaria è volta a prevenire l’insorgere iniziale di una malattia.

La prevenzione secondaria e terziaria sono invece volte ad arrestare o a ritardare le malattie già esistenti e i loro effetti, attraverso una diagnosi precoce e una terapia appropriata, oppure a ritardare le recidive e il passaggio ad uno stato di cronicità, per esempio attraverso un’efficace riabilitazione.

I programmi di screening oncologici nel nostro paese, su mandato del Ministero della Salute, sono tre: mammografico, colorettale e cervicale ed incidono significativamente sul panorama della prevenzione in Italia, in termini di incidenza di patologie tumorali e di costi poi nelle cure.

L’obiettivo della sorveglianza è stimare la frequenza e l’evoluzione dei fattori di rischio per la salute, legati ai comportamenti individuali, oltre che alla diffusione delle misure di prevenzione. L’educazione alla salute non si occupa solo di comunicare le informazioni, ma anche di fornire le motivazioni, le abilità e la fiducia necessarie per intraprendere azioni volte a migliorare la salute.

Nell’ambito della promozione della salute, dell’educazione alla salute, si sviluppa sempre più precocemente un processo definito Empowerment, che è un processo attraverso il quale l’individuo, anche grazie all’alfabetizzazione alla salute, acquisisce un maggior controllo rispetto alle decisioni e alle azioni che riguardano la propria salute. L’individuo diventa capace di esprimere i propri bisogni e le proprie preoccupazioni e cerca di mettere in atto azioni volte a promuovere, tutelare o mantenere la salute, al di là che il comportamento sia oggettivamente efficace rispetto a tale scopo.

Nell’esprimere questi bisogni molto spesso non si riescono ad avere delle risposte immediate da quel sistema sanitario nazionale che, nel cercare di tutelare tutti in modo imparziale, è diventato ormai ingolfato e lento, seppur rappresenta un modello a livello mondiale di garante del diritto alla salute. Nell’ambito di questo scenario sanitario nazionale diventa importante l’affiancarsi di una sanità privata che si mette a disposizione della comunità nel cercare di sostenere le direttive delle programmazioni strategiche impartite dal ministero della salute nei vari piani.

E’ nell’ottica della prevenzione che il Centro Medico Polispecialistico Delta Implants cerca di soddisfare le esigenze e i bisogni di quegli individui che cercano risposte più immediate. Sono a disposizione degli utenti dei percorsi check-up, calibrati sul sesso e sulle diverse fasce di età del paziente, e dei percorsi prevenzione che sono mirati ad uno specifico ambito di patologia, per cui, se si presentano fattori di rischio noti (ad esempio familiarità di primo grado per una determinata patologia) si potrà scegliere il percorso più adatto alla patologia da indagare e alle proprie esigenze personali.

Oggi il nostro corpo subisce le continue sollecitazioni di uno stile di vita intenso e stressante. Un check-up è il modo migliore per prendersi cura di sé, prevenire eventuali malattie o tenerle sotto controllo. Il check-up (controllo), infatti, è importante per individuare eventuali fattori di rischio e attuare specifiche correzioni comportamentali al fine di mantenere e preservare uno stato di benessere fisico (prevenzione primaria). Consente inoltre di eseguire una diagnosi precoce di eventuali stati patologici in fase preclinica, al fine di iniziare l’approccio terapeutico prima della manifestazione sintomatica della patologia e di prevenire, quindi, complicanze dovute a una diagnosi tardiva (prevenzione secondaria).

Delta Implants si distingue per avere nel suo organico un team di specialisti pronti ad accogliere il paziente ed aiutarlo nella valutazione del suo stato di benessere generale, nonché pronti a promuovere un corretto stile di vita e a rettificare, ove necessario, i principali fattori di rischio modificabili legati a comportamenti quotidiani non corretti. I nostri percorsi di prevenzione e check-up vengono organizzati, ove è possibile, in una sola giornata in modo da consentire un notevole risparmio di tempo, ma anche un effettivo risparmio economico.

Dr.ssa Federica Rondoni