Donne e motori nel calendario 2016 dell’Automobile Club Perugia

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Qualcuno dice che le donne e i motori non legano ma forse anche i più scettici avranno modo di ricredersi davanti al ‘sodalizio’ nato tra l’Automobile club di Perugia e l’azienda Luisa Spagnoli spa, che ha portato alla realizzazione del calendario 2016 dal titolo ‘L’automobile è femminile’ presentato proprio dall’Ac Perugia, domenica 20 dicembre, all’hotel Brufani Palace, nel capoluogo umbro. Per l’occasione erano presenti Ruggero Campi e Carla Spagnoli, rispettivamente presidente e vicepresidente dell’Automobile club di Perugia, e Nicoletta Spagnoli, amministratore delegato di Luisa Spagnoli spa. Al dottor Pietro Cogolli, appassionato di motori, il compito di presentare gli scatti del fotografo Luigi Gargiulo, anch’egli in sala. Gargiulo ha immortalato, attraverso 12 scatti selezionati, non solo il meglio della storia della casa automobilistica Alfa Romeo ma anche il bello dell’universo femminile attraverso gli outfit indossati dalle modelle e tratti dalle collezioni autunno-inverno 2015/2016 e primavera-estate 2016 del marchio Luisa Spagnoli. La location è stata il Museo storico Alfa Romeo di Arese (Mi) ‘La Macchina del tempo’, dove sono custoditi prototipi, auto d’epoca e sportive ma anche vetture più attuali. Il tema per il 2016 prende spunto da una disputa linguistica degli inizi del ‘900 quando il sostantivo ‘automobile’ veniva declinato al maschile. I più convinti sostenitori dell’accezione maschile erano i futuristi ma fu il vate d’Italia, Gabriele d’Annunzio, a dirimere la questione e a contribuire definitivamente alla consacrazione al femminile dell’automobile, come si legge in una lettera del 18 febbraio 1926, indirizzata al senatore Giovanni Agnelli, in cui il poeta lo ringraziava per avergli donato una Fiat 509 cabriolet e scriveva:

“L’automobile è femminile. Questa ha la grazia, la snellezza, la vivacità d’una seduttrice; ha, inoltre, una virtù ignota alla donne: la perfetta obbedienza. Ma, per contro, della donne ha la disinvolta levità nel superare ogni scabrezza”.

“Dal 1926 molte cose sono cambiate – ha dichiarato Campi –. Nessuno ha più osato mettere in discussione il genere dell’automobile che delle donne mantiene molte caratteristiche ma noi, nel nostro piccolo, ci proviamo, nel rispetto della parità di genere. Come Automobile club vorremmo creare degli eventi attorno ad essa declinandola in maniera neutra e in abbinamento alle eccellenze del territorio. A seconda di ciò che gli si accosta, infatti, può divenire di volta in volta, maschile o femminile, perché l’automobile è tutto ciò che sta al suo fianco e la fa risplendere e questo, a sua volta, risplende per il fascino e la brillantezza che l’automobile emana”.

“L’automobile – ha affermato Carla Spagnoli – ha fascino e bellezza proprio come una donna ma questa ultima possiede qualcosa che l’automobile non potrà mai avere, possiede un’anima”.

“L’accostamento donne e motori non passerà mai di moda – ha raccontato Nicoletta Spagnoli –. Lo si ritrova nei saloni dell’auto, all’interno dei circuiti di Formula 1, e puntualmente, ogni anno, nei calendari patinati. C’è chi lo intende come espressione di due oggetti del desiderio inavvicinabili, chi, invece, come un modo per umanizzare il mezzo meccanico. Io sono convinta che la bellezza della donna esalti sicuramente la bellezza dell’auto e in questo senso ho lavorato nel calendario cercando il giusto abbinamento tra gli abiti e le Alfa Romeo”.

“Oltre alla difficoltà di aver dovuto lavorare fuori dall’Umbria – ha aggiunto Gargiulo – c’è stata quella di dover rappresentare in soli 12 immagini le tre bellezze, quella dell’auto, della donna e degli abiti. Una sfida che io ho accolto e ho cercato di portare avanti nel migliore dei modi”.