Disinnesco dell’ordigno bellico a Marsciano, una prova di comunità e di collaborazione istituzionale ben riuscita

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Le operazioni di bonifica, domenica 3 novembre 2024, dell’ordigno bellico rinvenuto a Marsciano si sono svolte regolarmente con l’evacuazione della popolazione che è proceduta in modo ordinato e nel rispetto dei tempi     

   

La bonifica dell’ordigno bellico che ha interessato la città di Marsciano, domenica 3 novembre 2024, si è svolta regolarmente nel rispetto del cronoprogramma che era stato definito dalla Prefettura di Perugia insieme al Reggimento Genio Ferrovieri di Castel Maggiore (Bologna), che si è occupato delle operazioni di disinnesco e brillamento dell’ordigno, al Comune e a tutti gli altri soggetti istituzionali, privati e del volontariato coinvolti, a partire dal sistema regionale di Protezione civile.

Il punto di ritrovamento dell’ordigno a ridosso del centro di Marsciano, sulla sponda del torrente Fossatone nel punto in cui confluisce sul fiume Nestore, e le sue caratteristiche, con un peso di oltre 450 kg di cui 250 kg di esplosivo, hanno reso necessaria l’evacuazione di 5.083 persone. Una operazione complessa che ha richiesto una grande macchina organizzativa sia in sede di preparazione che durante l’evento. Tutto si è svolto nel migliore dei modi, con il coinvolgimento di oltre 250 persone tra Forze dell’ordine e volontari e con i cittadini che, rispettando i tempi e le modalità di uscita dall’area di evacuazione, hanno dato una grande prova di senso civico. Iniziata alle ore 06.00 del mattino, l’uscita delle persone dalla zona rossa si è completata entro le 09.00. Una volta verificato, dal personale preposto, che tutta l’area interessata fosse evacuata, sono iniziate alle ore 11.00 le operazioni di disinnesco da parte degli artificieri, che si sono concluse con successo dopo 51 minuti. A partire dalle 12.00 è stato quindi possibile riaprire la zona rossa e permettere il rientro delle persone nelle proprie abitazioni, con tutte le normali attività che sono via via riprese.

Le operazioni di bonifica si sono quindi concluse con il trasporto dell’ordigno, ormai disinnescato e quindi in sicurezza, presso una cava, nei pressi del capoluogo, dove è stato posizionato in una buca di circa 4 metri di profondità e fatto brillare una volta ricoperto con oltre 60 metri cubi di sabbia.

Il buon esito di questa vicenda è il risultato di un lavoro corale che ha impegnato per molte settimane tante persone, nell’ambito pubblico come in quello associativo e privato. Il primo grazie l’Amministrazione comunale intende rivolgerlo ai cittadini, che hanno collaborato con senso di responsabilità nell’attuazione di quanto previsto dai protocolli di sicurezza, a tutta la macchina amministrativa del Comune di Marsciano, a partire dall’area sociale, e non da ultimo al sistema di Protezione civile regionale, in particolare al Gruppo comunale Marsciano 2004 con il suo coordinatore Luca Montagnoli.

Un grazie alla Prefettura di Perugia, che ha coordinato tutte le operazioni e che nella giornata di domenica è stata presente a Marsciano con il prefetto Armando Gradone e il viceprefetto Nicola De Stefano, unitamente ai loro collaboratori.

L’amministrazione estende il ringraziamento a tutte le istituzioni che hanno preso parte alla gestione di questo evento, ai funzionari regionali, all’Usl Umbria 1, alle Forze dell’Ordine con l’Arma dei Carabinieri, la Polizia di Stato e la Guardia di Finanza, ai Vigili del Fuoco, ai Comuni limitrofi, alla Polizia locale di Marsciano e quella di Assisi. E naturalmente un grazie ai militari del Reggimento Genio Ferrovieri di Castel Maggiore (Bologna) che hanno messo al servizio della nostra comunità la loro abilità e preparazione nelle operazioni di bonifica di un ordigno bellico.

L’evacuazione ha comportato la gestione di molte esigenze, tra cui quella legata allo spostamento di oltre 50 persone non autonome e che necessitano di assistenza sanitaria. Per fare questo sono state coinvolte, insieme alla Protezione civile, anche molte associazioni sanitarie. Tra loro ci sono la Croce Rossa Italiana, la Confraternita di Misericordia, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze (Anpas), il Soccorso dell’ordine di San Giovanni Italia (Sogit), il Corpo italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta (Cisom), la Rosa dell’Umbria.

Il ringraziamento dell’Ente è rivolto anche alle società dei servizi di distribuzione elettrica e del gas e di trasporto pubblico e a tutti i soggetti che hanno collaborato ad organizzare l’allestimento di spazi e servizi per accogliere la popolazione uscita dalle proprie abitazioni, in particolare l’associazione Pro-verde di Schiavo, la Cogeva, Umbra Acque e i supermercati locali che hanno donato prodotti alimentari (Conad Superstore presso il centro commerciale Le Fornaci, Conad in via XXIV Maggio, Coop, Gala). I prodotti avanzati saranno consegnati dal Comune alle strutture che si occupano di assistenza alle famiglie fragili.

Grazie anche alla stampa regionale che, sia nei giorni precedenti che durante la giornata di domenica 3 novembre, ha contribuito a informare e sensibilizzare la popolazione.