Dal valzer degli Strauss al tango brasileiro passando per la tarantella con l’Araba Fenice

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Il prossimo doppio appuntamento dell’associazione Araba Fenice si pone l’ambizioso obiettivo di “condensare in un unico concerto tutti i bis più richiesti nel corso di una carriera lunga 25 anni”, quella del duo Roberto Metro e Elvira Foti. I coniugi eseguiranno sullo strumento del pianoforte a quattro mani, circa quindici brani musicali molto famosi e amati dal pubblico. Il primo appuntamento è a Guardea, nella sala consiliare, domani, sabato 17 dicembre alle ore 17.30 mentre la replica si terrà a Terni, presso l’auditorium Gazzoli, il giorno successivo, domenica 18 dicembre ore 17.30. “Venticinque anni di concerti insieme in tutto il mondo, oltre 1000 performance eseguite – dichiarano gli organizzatori – con grande apprezzamento di pubblico e di critica. Roberto Metro ed Elvira Foti hanno un rilevante curriculum alle loro spalle, basti pensare che si sono esibiti negli Stati Uniti suonando, fra l’altro, più volte alla Carnegie Hall di New York, in Australia, Giappone, Canada, Messico, Brasile, Argentina, Corea del Sud, Thailandia, Malesia, Singapore, Inghilterra, Germania, Austria, Francia, Spagna, Portogallo, Belgio, Lussemburgo, Svezia, Polonia, Romania, Bulgaria, Repubblica Ceca, Slovacchia, Svizzera, Turchia, Cipro.” Di seguito il programma del concerto: di Johann Strauss jr., la Tritsch-Tratsch Polka veloce op. 214, di Johannes Brahms la Danza ungherese n.5, di Camille Saint- Saëns Il Cigno tratto da “Il Carnevale degli animali”, di Jacques Offenbach il Can Can dall’operetta “Orfeo all’inferno”, di Georges Bizet la Fantasia sulla “Carmen”. Di Scott Joplin il RagtimenThe Entertainer, di Ernesto Nazareth il Tango Brasileiro, e sempre per rimanere in tema il Tico Tico di José Gomes de Abreu. A seguire di Franz Liszt la Rapsodia ungherese n. 6, di Vittorio Monti la celebre Csárdás, di Gioacchino Rossini La Danza Tarantella napoletana, e per concludere due dei più amati di Johann Strauss jr. il Valzer op.314. Sul bel Danubio blu e del padre Johann Strauss sr. la Marcia di Radetsky.