Cresce la Cooperativa Salus Infermieri: pronto l’ambulatorio infermieristico

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Tre ragazze che hanno in comune gli studi di infermieristica all’università di Perugia  si mettono insieme e danno il via in Umbria ad una figura mancante nel panorama regionale: l’Infermiere di famiglia.

L’idea nasce proprio durante il loro corso di studi, prendendo spunto da altre regioni quali il Trentino, l’Emilia Romagna e la Toscana; e una volta laureate la strada che si intraprende non è quella classica del concorso pubblico per accedere ad una struttura ospedaliera, ma si cerca di fare impresa integrando i reali bisogni del territorio e mettendo a frutto tutto il sapere appreso negli anni.

Un sogno nel cassetto diventato  realtà grazie alla tenacia e alla determinazione di Mara Venturini, Noemi Tintori e Elisa Cecchini, che hanno trovato un appoggio di ARCS Legacoop pronta a sperimentare e ad appoggiarle in questa nuova start-up  e alla fondazione “Paola Decini” che ha creduto fortemente nelle loro idee e le ha guidate nei primi passi indirizzandole nelle difficili scelte iniziali.

Ad un anno esatto dalla costituzione decidono adesso di fare un ulteriore passo per essere sempre più vicini ai bisogni della comunità aprendo uno ambulatorio infermieristico a Foligno, dimostrando quanto sia reale l’esigenza di questa figura nella nostra società. “Fin dalla nostra apertura – afferma Noemi Tintori socio fondatore di Salus Infermieri- abbiamo constatato come i nostri servizi fossero apprezzati, come ci fosse bisogno di un’assistenza sul territorio dove magari il servizio sanitario nazionale non riesce ad arrivare. Abbiamo toccato con mano quanto le persone possano trovarsi disorientate quando hanno necessità sia nei giorni feriali che in quelli festivi oppure quando le loro esigenze superano le effettive risorse pubbliche destinate all’assistenza domiciliare. Aprendo l’ambulatorio infermieristico – continua Noemi Tintori – affiancheremo ai servizi domiciliari quelli ambulatoriali. In questo modo potremo effettuare prestazioni infermieristiche in ambulatorio e, cosa più importante, garantiremo ai cittadini un luogo fisico in cui ci potranno raggiungere anche solamente per avere un semplice parere o una consulenza infermieristica. L’ambulatorio che apriamo a Foligno si trova vicino ad una importante farmacia ed agli studi di decine di medici. Abbiamo fatto questa scelta per venire incontro alle esigenze delle persone che in questo modo potranno trovare nello stesso luogo fisico tutte le professionalità sanitarie di cui possono avere bisogno”.

Hanno iniziato la loro attività credendo che la comunità avesse bisogno di infermieri che fossero sempre presenti sul territorio e oggi affrontano questa nuova sfida con la speranza di ricevere lo stesso feed back che le ha accompagnate già subito dopo l’apertura.

“Siamo convinti – afferma Andrea Bernardoni di ARCS Legacoop Umbria – che l’infermiere di comunità sia un importante tassello per costruire la sanità del futuro, attenta ai bisogni ed alle esigenze dei cittadini. Il modello della cooperativa tra infermieri è un modello positivo. Proprio in questi giorni a Modena si è costituita una cooperativa tra infermieri che ha replicato l’esperienza della cooperativa Salus Infermieri. ”

L’infermiere di famiglia è un professionista della salute, affianca il dottore di medicina generale ed opera in sinergia con le strutture ospedaliere e una figura a sostegno della famiglia a 360 gradi.

In progetto della cooperativa Salus Infermieri è ambizioso che offre servizi infermieristici domiciliari ed ambulatoriali, una reperibilità 24 ore su 24, assistenza notturna e la possibilità di effettuare presso il nuovo ambulatorio o per le persone che hanno maggiori difficoltà di spostamento anche  prelievi domiciliari.