Coronavirus: Lontani ma vicini ai “nonni” di Fontenuovo

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Coronavirus: Lontani ma vicini ai “nonni” di Fontenuovo. Telecamere e video chiamate per gli ospiti delle residenze durante l’emergenza

   

Il nuovo Dpcm del 4 marzo, con misure riguardanti il contrasto e il contenimento sull’intero territorio nazionale del diffondersi del Coronavirus, prevede al suo interno norme specifiche per la tutela e la protezione degli ospiti delle case di riposo, limitandone le visite dei parenti ai soli casi eccezionali.
La Fondazione Fontenuovo, attraverso le disposizioni della responsabile sanitaria Simonetta Cesarini, adeguandosi al Dpcm, ha pertanto chiuso gli accessi dal 10 marzo, disponendo che le strutture ponga opportune misure per consentire ai familiari e ai parenti degli ospiti di avere comunque dei colloqui, grazie a delle video chiamate con i propri cari. Già da venti giorni, infatti, all’interno della Residenza Protetta Fontenuovo e della Residenza Protetta Maria Immacolata di Marsciano, le video chiamate sono state garantite agli ospiti. Questo permette loro di sentirsi meno soli, avendo, anche se solo virtualmente, la vicinanza dei loro cari. Non mancano certo le difficoltà nel far accettare la tecnologia agli anziani nonni, ma le educatrici e tutti gli operatori della struttura stanno lavorando in completa sinergia, cercando di far superare tali difficoltà agli ospiti.

“L’idea – racconta una delle educatrici di Fontenuovo, Patrizia Sciamannetti – è nata da una prima video chiamata tra un anziano e i suoi familiari attraverso l’utilizzo di un tablet. Da lì abbiamo visto che questa cosa poteva in qualche modo aiutare i nostri nonni e allora abbiamo deciso di allargarla a tutta la struttura. Sempre più familiari fanno la richiesta per parlare con i propri cari, ed a oggi più del 60% dei nostri anziani usufruisce del servizio. Tecnicamente – sottolinea l’operatrice – in alcuni casi c’è una interazione diretta, attraverso la video chiamata, in altri casi c’è uno scambio di video tra gli anziani e i familiari, soprattutto per quelle persone che hanno perso quasi totalmente l’udito, ma vedere il proprio caro è sicuramente rincuorante e questo lo capiamo dagli occhi lucidi dei nostri ospiti”.


Attraverso le video chiamate le famiglie possono vedere e parlare con i propri cari, in orari appositamente dedicati a tale attività. La residenza protetta Fontenuovo ha inoltre installato due telecamere negli spazi comuni della struttura, che permettono ai familiari, grazie ad un ingresso da remoto ed una password, di vederli quotidianamente. Il Presidente della Fondazione Fontenuovo Orfeo Ambrosi ha voluto sottolineare la forte volontà di creare un ponte virtuale permanente tra gli ospiti della struttura ed i rispettivi familiari.

“Perché – dice il presidente Ambrosi – oltre agli aspetti sanitari e logistici abbiamo da sempre voluto valorizzare il sociale, perché queste attività regalano molta energia ai nostri residenti nella struttura e questo lo si ottiene mettendo al centro le persone”.

Fontenuovo non lascia soli nemmeno i frequentatori del progetto “Mi ritorni in mente” purtroppo momentaneamente interrotto per le misure cautelative,

“infatti – come sottolinea l’assistente sociale Catia Passeri – quotidianamente ci teniamo aggiornati sul gruppo Whatsapp già attivo da tempo, e grazie ad una piattaforma Google realizziamo degli incontri virtuali con la psicomotricista, la psicologa, il musicoterapista. Sono dei veri e propri laboratori da remoto, dove si svolgono delle sedute di movimento e stimolazione ma soprattutto di comunicazione e relazione in un clima molto familiare e solidale. Anche per quanto riguarda la nostra Casa di quartiere Sant’Anna in Via Fonti Coperte, attualmente chiusa, frequentata da circa 35 anziani, cerchiamo di mantenere il contatto grazie alle chiamate telefoniche dell’operatrice e grazie all’arteterapeuta, con la condivisione di disegni e lavori artistici. Ora come non mai è importante utilizzare le nuove tecnologie per mantenere un filo diretto con gli anziani, perché sappiamo bene quanto il senso di solitudine possa alimentare l’ansia e le paure”.

“Una cosa l’ho notata con queste video chiamate – conclude l’educatrice Patrizia Sciamannettiè che gli anziani, ma soprattutto i figli hanno imparato a dire “ti voglio bene!”. È l’occasione per manifestare un’affettività che nel quotidiano si dimostra magari solo con i gesti, una visita, una presenza, ma ora sono portati a dire di più”.


I familiari che volessero avere informazioni sulla possibilità di effettuare le video chiamate, sono invitati a rivolgersi alla segreteria della Fondazione Fontenuovo al numero: 075/5722556.