Convenzione tra Scuola Umbra di Amministrazione pubblica e l’ente nazionale di previdenza e assistenza biologi

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La Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica e l’Enpab, Ente nazionale di Previdenza e Assistenza a favore dei Biologi, hanno sottoscritto oggi a Roma una convenzione che permette l’emanazione di un bando per sei borse di studio, a favore dei biologi iscritti all’Enpab, per la partecipazione al “Corso di formazione per micologi” organizzato dalla Scuola umbra di amministrazione pubblica di Villa Umbra.

  L’Enpab, dopo aver riscontrato il notevole interesse e partecipazione a livello nazionale verso questo corso, ha deciso di proporre le sei borse di studio che andranno a coprire la quota di iscrizione prevista per i due anni di corso.

  Il percorso di formazione per micologi, organizzato dalla Scuola, è alla decima edizione ed è stato istituito in seguito al Decreto del Ministero della Salute 686/1996 che ha riconosciuto la figura professionale del micologo, il quale ha la funzione di riconoscere i funghi epigei spontanei ed attribuire il giudizio di commestibilità.

  Il settore della micologia costituisce una “chance” di inserimento professionale per i biologi, poiché rientra nelle competenze riconosciute dalle leggi vigenti, con la richiesta crescente di esperti qualificati. Il titolo conseguito con il corso di formazione fornisce, quindi, un’ulteriore opportunità professionale ed occupazionale presso industrie agro-alimentari, Enti pubblici o per l’attività libero professionale.

  Le domande andranno presentate entro il 24 aprile (il modulo è scaricabile dal sito www.enpab.it). Il corso di formazione sarà articolato in due sessioni annuali per un totale di 306 ore, di cui 206 di attività pratica, comprendenti escursioni guidate in habitat e studio con materiale fresco. Ai partecipanti che avranno regolarmente frequentato e superato la prova finale, verrà rilasciato dalla Regione Umbria l’attestato di “Micologo” (ai sensi del Decreto ministeriale 686 del 29/11/96); la Regione provvederà ad inserirli nell’apposito registro regionale e a comunicare al Ministero della Salute i nominativi dei neomicologi per l’inserimento nell’elenco nazionale.

 Durante l’incontro, è stata inoltre valutata la possibilità di organizzare ulteriori attività formative rivolte ai biologi.