Controterzisti Umbria promuove a pieni voti i primi anni di attività

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Bilancio positivo per il secondo anno di attività dell’associazione Contoterzisti Umbria, guidata da Sergio Bambagiotti, che sabato 3 dicembre, si è riunita al Parco Acquarossa di Gualdo Cattaneo con l’obiettivo di tirare le fila degli ultimi dodici mesi. Presenti all’incontro Aproniano Tassinari, presidente dell’Unione nazionale contoterzisti agromeccanici e industriali (Uncai), Alfredo Monacelli e Alessandro Sdoga, rispettivamente segretario e vicesegretario generale di Confagricoltura Umbria, e Donato Rotundo, membro del direttivo nazionale della confederazione dell’agricoltura. A fare gli onori di casa, invece, oltre al presidente Bambagiotti, Andrea Stortini e Sabatino Tordenti, ossia direttore e consigliere di Contoterzisti Umbria.

“Siamo partiti due anni fa da zero – ha detto Bambagiotti – con l’obiettivo di arrivare a un numero di soci a tre cifre e finalmente ci siamo quasi. In questo biennio abbiamo impostato la nostra politica sullo sviluppo e sulla risoluzione di problemi pratici con cui la categoria si trova a dover fare i conti”.

“Stiamo lavorando molto sull’agricoltura di precisione – ha proseguito il presidente di Contoterzisti Umbria – che implica un’ottimizzazione nelle lavorazioni, un minore impatto ambientale e tutta una serie di situazioni che ci portano ad avere un’agricoltura moderna e competitiva. Infine, stiamo operando con progetti di rete sull’onda della nuova associazione, ‘Made in rete’ appunto, istituita recentemente da Confagricoltura”.

“Creando un sistema di imprese in cui ognuno ha il proprio ruolo – ha quindi concluso Bambagiotti – potremo essere competitivi e accedere a contributi a cui altrimenti non avremmo diritto”.

E sul ruolo chiave del contoterzismo è intervenuto il presidente Uncai Tassinari.

“È una risposta chiara e forte all’evoluzione in agricoltura – ha detto –. Lavorando insieme agli agricoltori si può creare nuova redditività. In quest’ottica è fondamentale l’agricoltura di precisione che, però, può essere fatta solo da chi ha la capacità di investire e soprattutto di recepire il nuovo che avanza. La stessa Europa si sta muovendo in questa direzione”.

“Con la nuova programmazione 2014-2020 del Psr – ha aggiunto al riguardo Rotundo – sono diverse le sfide a cui deve rispondere l’agricoltura che però sta vivendo un periodo delicato. Ecco perché è necessario un rilancio e, in quest’ottica, il controterzismo può dare un supporto molto importante alle imprese. Si sta lavorando a diversi progetti sia a livello europeo che nazionale, così come sul locale si sta operando sulla Misura 16, che riguarda proprio il trasferimento dell’innovazione”.

“Poi – ha sottolineato Rotundo – c’è tutto il capitolo delle filiere. Siamo di fronte a un’evoluzione dell’agricoltura abbastanza importante, e al contempo, a una diminuzione soprattutto delle imprese individuali a favore delle società. Quindi da una parte si sta riorganizzando l’agricoltura e dall’altra, insieme al contoterzismo, si sta cercando di supportarla”.

Una collaborazione stretta, dunque, tra Confagricoltura e Contoterzisti che, in Umbria, opera proprio all’interno delle sedi regionali della confederazione.

“C’è piena sintonia tra queste due realtà – ha commentato al riguardo Alfredo Monacelli – entrambe hanno imboccato la strada dell’innovazione e la stanno percorrendo insieme. Siamo convinti che le forme associate di contoterzismo, che operano attraverso una gestione intelligente dei servizi e dei terreni, siano uno strumento fondamentale per la gestione dell’azienda”.