Concluso il Servizio civile “Bando Sisma”

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Concluso il Servizio civile “Bando Sisma” I ragazzi: “un’esperienza toccante di crescita personale”

   

Con la consegna degli attestati, nella sala conferenze di Legacoop Umbria, si è concluso per 50 ragazzi il servizio civile “SOLIDALI PER L’UMBRIA NELL’EMERGENZA SISMA – SETTORE ASSISTENZA”.

Il Bando straordinario ha interessato le regioni terremotate con apposite risorse destinate a questo ambito. I ragazzi, che avevano iniziato il loro percorso il 5 Luglio 2017, hanno terminato l’esperienza il 4 luglio 2018 contribuendo al perseguimento dell’obiettivo generale del progetto: potenziare il supporto alla popolazione colpita dal sisma, sia nelle aree del cratere che nei comuni ospitanti, rispondendo ai fabbisogni assistenziali dei terremotati.

Capofila del progetto Legacoop Umbria, scelta dalla Regione Umbria per il lavoro e l’esperienza pluriennale in questo settore, ha curato la gestione generale ed ha collaborato con altri enti partner: Federsolidarietà Confcooperative, Caritas, Croce Rossa Italiana Misericordie e Enas-Ugl.

Abbiamo cercato di metterci a disposizione di tutti – ha sottolineato Andrea Radicchi Responsabile servizio civile di Legacoop Umbria – per la migliore riuscita dello stesso. E’ stato un percorso importante, di condivisione, di progettualità dandoci degli obiettivi comuni.

Nessuno di noi poteva tirarsi indietro di fronte al dramma che hanno subito cittadini della nostra regione.

Dal punto di vista operativo è stata molto impegnativo, ognuno ha cercato comunque di creare le condizioni migliori al fine di poter far fare ai giovani una esperienza positiva e dall’altra parte dare una mano concreta alle popolazioni terremotate”

L’area di intervento nell’ambito della quale si è realizzato il servizio civile ha abbracciato il sistema dei servizi alla persona con particolare riferimento ai disabili parzialmente o totalmente privi di una rete parentale di riferimento; giovani; minori, con particolare riguardo a quelli con disturbi specifici dell’apprendimento e affetti da autismo; anziani ed adulti che vivono in condizioni di vulnerabilità e precarietà sociale. I beneficiari del progetto sono stati in primis i familiari degli utenti, ove presenti, in quanto i loro cari hanno usufruito di un ambiente accogliente atto a soddisfare ogni tipo di esigenza, le famiglie dei minori che hanno usufruito dei servizi di sorveglianza e accompagnamento e le comunità intere dove erano presenti le strutture e gli operatori, in quanto, ciascuno di questi servizi ha rappresentato un punto di “ripartenza” del territorio che intorno a questi spazi fisici ha cercato di ricostruire la propria normalità.

Presente all’iniziativa, oltre ai vari responsabili delle associazioni, Giovanni Rende – Responsabile Nazionale del Servizio Civile.