“Cittadella giudiziaria  di Terni, si riparte dal progetto originario con lo sguardo al futuro”

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“Cittadella giudiziaria  di Terni, si riparte dal progetto originario con lo sguardo al futuro”. La nota della Senatrice Fiammetta Modena (FI)

 
Oggi si è svolta in Commissione Giustizia la risposta alla interrogazione a firma della Senatrice Modena sull’edilizia giudiziaria della città di Terni. Medesimo atto era stato presentato alla Camera dall’On. Raffaele Nevi e presentato successivamente anche in Senato. Nell’interrogazione si specifica che
“gli uffici giudiziari della città di Terni sono dislocati in due diversi edifici: quello destinato a sede del tribunale, recentemente ristrutturato, non presenta particolari criticità, mentre quello sede della Procura della Repubblica risulta palesemente inadeguato, sotto molteplici profili, a garantire un’idonea funzionalità degli uffici; la sede della Procura, oltre a richiedere numerosi e costosi interventi di manutenzione, per la sua vetustà, implica ulteriori oneri per essere detenuta in forza di un contratto di locazione con l’ATER, con la corresponsione di un canone annuo superiore ai 200.000 euro, tra locali per uso uffici e garage; nel maggio 2019, il Comune di Terni, a causa di ostacoli amministrativi, ha reiterato il proprio interesse alla realizzazione di una “cittadella giudiziaria”, tramite la costruzione di un nuovo edificio da destinare agli uffici della Procura in adiacenza all’attuale sede del tribunale; già dal 2014, la società immobiliare Corso del Popolo SpA aveva iniziato a realizzare, nell’ambito di una complessa opera di bonifica di terreni di proprietà comunale limitrofi al tribunale di Terni, anche un nuovo edificio da destinare agli uffici della Procura. Il progetto non è stato portato a termine per problematiche di natura burocratico-amministrativa, oggi superate, come si evince dalla citata manifestazione d’interesse dell’amministrazione comunale ternana; la realizzazione del nuovo edificio risponderebbe al fondamentale principio di economicità dell’azione amministrativa, evitando i costi connessi alla gestione della procura, canone di locazione e continui interventi di manutenzione. Oltre al risparmio di spesa, l’intervento consentirebbe una maggiore funzionalità del servizio giustizia, che vede l’attuale condizione assolutamente inadeguata dell’edilizia giudiziaria di Terni, anche in considerazione della soppressione del tribunale di Orvieto e del conseguente accorpamento a quello di Terni con trasferimento di magistrati, personale amministrativo e utenza, si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza di quanto descritto e quali iniziative intenda adottare per la tempestiva realizzazione della cittadella giudiziaria di Terni, al fine di conseguire un risparmio di risorse pubbliche e garantire, al contempo, la sicurezza e l’efficienza del servizio giustizia”.
In Commissione oggi è stata fornita risposta, partendo dalla proprietà, dell’ATER. Relativamente alla Cittadella il Ministro si è riportato alla ipotesi di acquisizione dell’Edificio 4 incluso nel nuovo impianto urbanistico di Corso del Popolo di terni e di proprietà della promotrice dell’intervento Corso del popolo Spa, in cui andrebbe localizzata la nuova sede della Procura e dell’Unep. La Direzione Generale delle risorse materiali e delle tecnologie ha proposto l’istituzione di un tavolo tecnico con la Conferenza permanente e con la Agenzia del demanio. La prima riunione operativa c’è stata in data 24.9.2020. Con nota del 2.novembre la proprietà ha comunicato che, come richiesto nell’ultima seduta, la Società sta approfondendo le diverse ipotesi che possono essere percorse per addivenire al risultato voluto dalla amministrazione. Sono state prospettate le ipotesi di vendita di cosa futura e quella del contratto di disponibilità.
 
La proprietà si è riservata più approfondite considerazioni economiche, a seguito della quali andranno poi fatte le valutazioni finanziarie E’ opportuno ricordare che la edilizia giudiziaria è oggetto del Next Generation EU e quindi una occasione da non perdere sulla quale i parlamentari umbri Modena e Nevi continueranno a vigilare.