Città della Pieve: Rifondazione Comunista chiede il ripristino del Pronto Soccorso

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A fronte della chiusura dell’Ospedale e del Pronto Soccorso, Rifondazione Comunista di Città della Pieve reputa grave la scelta della chiusura e chiede che venga rispettato quanto richiesto con la Delibera di Giunta Comunale n. 61 del 22.03.2014, ossia il mantenimento del 118 h24, del Pronto Soccorso e del servizio di Stroke Service, oltre che il potenziamento dell’attività diagnostica. In questi due mesi abbiamo avuto modo di constatare che il Punto di Prima Assistenza è un ibrido fra primo soccorso e ambulatorio, con prestazioni ridotte rispetto a quelle fornite dal precedente Pronto Soccorso, con la perdita del laboratorio analisi e della reperibilità del servizio radiografico. Il Punto di Prima Assistenza non era previsto in nessuna delibera di giunta né illustrato nella conferenza dei servizi del 18.03.2014, nella quale ricordiamo il Comune di Città della Pieve si espresse con voto contrario presentando istanze ribadite con successiva Delibera di Giunta. Chiediamo quindi che a Città della Pieve venga ripristinato il Pronto Soccorso che garantisca il servizio ai cittadini e non che al suo posto nascano dei surrogati che dietro la maschera della sperimentazione non forniscono adeguati servizi ai cittadini. Esprimiamo forte contrarietà per le scelte avanzate dalla Regione Umbria e dall’USL Umbria1 e chiediamo al Sindaco di rispettare la sopra citata Delibera di Giunta, in quanto è stato eletto per rappresentare l’interesse dei cittadini, ricordando che le precedenti amministrazioni sempre a guida PD, non hanno mai avallato la chiusura dell’Ospedale, né tanto meno del Pronto Soccorso. A fronte della chiusura di un Ospedale in una posizione strategica, che forniva servizi sanitari nel pievese, nell’alto orvietano e nel senese, garantendo servizi sanitari ai cittadini che vivono nelle zone più interne, ci ritroviamo con una Casa della salute e un punto sperimentale di prima assistenza che ha indebolito la rete dell’emergenza urgenza e ha lasciato gran parte del territorio senza certezze per il futuro, aumentando le difficoltà di accesso al Pronto Soccorso. Per non parlare della perdita della Stroke unit, considerata un’eccellenza a livello nazionale. Più che una “riqualificazione” ci sembra uno “smantellamento”. Al Sindaco diciamo che non ci basta la richiesta di un’altra ambulanza se insieme a questa non si prevede personale medico e infermieristico specializzato nell’emergenza urgenza. Rifondazione Comunista di Città della Pieve chiede con forza il ripristino del Pronto Soccorso a norma di legge ed è pronta a scendere in piazza per vedere garantito il diritto alla salute e all’accesso alle cure per tutti i cittadini, indipendentemente dal luogo in cui vivono.