Circa 2.650 profughi ucraini arrivati a Perugia e provincia

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Di questi, 658 sono stati aiutati dalla Chiesa locale

   

A 60 giorni dall’inizio del conflitto in Ucraina, il direttore della Caritas diocesana di Perugia-Città della Pieve, don Marco Briziarelli, traccia un primo “bilancio” dell’opera di accoglienza-solidarietà rivolta a 658 profughi a cui la Chiesa diocesana, attraverso la sua Caritas ed altre sue realtà socio-caritative, ha rivolto la sua attenzione.

Abbiamo raccolto, sottolinea don Briziarelli,

“tanto dolore e tante lacrime, ma anche il volto bello dell’accoglienza e della solidarietà. Circa 2.650 sono i profughi arrivati a Perugia e provincia – evidenzia don Briziarelli – di cui circa 1.700 nella città capoluogo. Di questi, 658 sono stati aiutati dalla nostra Chiesa, di cui 325 donne, 31 uomini e 302 minori. Le persone accolte ad oggi sono 143, delle quali 14 in strutture Caritas, 37 in strutture collegate a Caritas, 23 in co-housing familiare, 45 in appartamenti messi a disposizione gratuitamente, 24 persone nel Centro di accoglienza straordinario della diocesi”.

Significativo anche il numero dei fruitori ucraini dei quattro Empori della Solidarietà Caritas, per un totale di 209 tessere famiglia emesse negli ultimi 60 giorni.

Don Marco Briziarelli ha parole di gratitudine per

“tutti i volontari che si stanno adoperando al massimo, in particolare per quelli che rischiano la vita nello svolgere il loro servizio in terra Ucraina o ai confini del Paese devastato dalla guerra, e in tutti le zone del mondo dove ci sono conflitti in corso”.