“Chiudere gli ospedali di Narni e Amelia, una decisione gravissima”

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“Chiudere gli ospedali di Narni e Amelia, una decisione gravissima”. La denuncia di Sinistra Italiana Terni

Sinistra Italiana della Provincia di Terni ritiene gravissima la decisione assunta ieri dalla Asl 2 di chiudere  l’operatività degli ospedali di Narni e Amelia trasformandoli in RSA e di trasferire il personale all’ospedale di Spoleto.
Si va nella direzione opposta a quanto si dovrebbe fare. Come avevamo già denunciato rispetto alla condizione di difficoltà che vive l’ospedale di Terni, in questa fase si sarebbero dovuti potenziare gli ospedali del territorio per alleggerire il carico che grava sul Santa Maria, utilizzando i 24,3 milioni di euro messi a disposizione dal ministero della salute per l’emergenza Covid in Umbria, che la regione non ha speso. Da Marzo non ha predisposto bandi o avvisi per assunzioni Covid straordinarie e oggi ci troviamo senza medici e infermieri e dobbiamo spostare le professionalità. Tutto ciò in spregio ai rappresentanti territoriali ( il Sindaco di Narni è stato avvisato per mail) e dei lavoratori. Si cancelli questa decisione e si faccia quanto proposto con il coordinamento di Senso Civico a Terni che ribadiamo:
-riaprire a pieno regime ospedali e pronto soccorso e primo soccorso a Narni e Amelia, potenziandoli;
-potenziare immediatemente l’organico di medici, infermieri, personale paramedico sia per ospedale che per ASL;
-riorganizzare un sistema di tracciamento e tamponamento puntuale e completo per i contatti dei contagiati Covid anche mettendo la capacità diagnostica del privato a servizio del pubblico, riconoscendo i costi effettivi ed evitando il business diagnostico;
-restituire ai servizi territoriali la funzione che essi hanno, cioè di primo presidio sanitario della popolazione. La lotta al virus si può fare domiciliarmente, in molti casi con successo. Bisogna volerlo, indirizzando risorse umane e mezzi nei presidi territoriali, perché possano esercitare una funzione di filtro prima del ricovero ospedaliero. In un servizi pubblico degno di questo nome, poi, promozione della salute, medicina preventiva, attività di prevenzione, cura e assistenza alla persona per i pazienti cronici sono la missione della medicina territoriale;
-aprire hotel covid a Terni per i contagiati non gravi e per i positivi asintomatici che non hanno un luogo per effettuare la quarantena utilizzando spazi esterni all’ospedale (es. ex tiffany o alberghi);
-supportare i medici di medicina generale mettendoli in condizione di poter svolgere l’attività di test rapidi individuando spazi dedicati anche pubblici e personale di supporto.