Carducci-Purgotti: il saluto al vecchio edificio

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Commovente cerimonia durante la mattina di sabato 18 marzo nel piazzale della storica scuola Carducci-Purgotti di via Fonti Coperte. Come noto il plesso scolastico, gravemente lesionato dopo le molteplici scosse di terremoto che hanno interessato il centro Italia, era stato dichiarato definitivamente inagibile con conseguente spostamento delle dodici classi: nove nell’edificio che ospita la scuola primaria Cena in via Birago, le restanti tre nella scuola primaria Lombardo Radice in via Leonardo da Vinci.
In conseguenza di ciò, sulla base del programma straordinario presentato dal Commissario del governo per la ricostruzione, si è scelto di demolire integralmente la scuola per poi procedere immediatamente alla sua ricostruzione. Infatti la Carducci-Purgotti, a causa dei gravi danni subiti, non poteva essere oggetto di un adeguamento sismico.
In sostanza la soluzione della demolizione e ricostruzione è stata ritenuta preferibile per diverse ragioni. Innanzitutto perché consente il raggiungimento di migliori caratteristiche di sicurezza antisismica; inoltre non necessita di futuri interventi di manutenzione sotto il profilo antisismico. Ed ancora consente di migliorare le condizioni di fruibilità degli spazi, ma anche l’ottimizzazione energetica dell’edificio. Non da ultimo l’ipotesi progettuale comporta una riduzione dei tempi di realizzazione ed un contenimento dei costi, inferiori rispetto a quelli che si renderebbero necessari per consolidare ed adeguare l’immobile oggi esistente.
Lunedì le ruspe entreranno in azione per la demolizione. Poi si procederà alla ricostruzione immediata con fine lavori – ha detto la dirigente Ing. Moretti – entro novembre 2017. A gennaio 2018 è prevista la consegna formale del nuovo edificio.
All’incontro di oggi, oltre agli attuali studenti della Carducci-Purgotti, hanno partecipato anche studenti e professori di ieri (il Prof. di matematica Belgrado), l’assessore Dramane Wagué, la dirigente scolastica Iva Rossi, i dirigenti comunali Piro e Moretti.

“E’ una giornata importante per tutti – ha commentato Iva Rossi – perché si tratta di un evento particolare. Di fronte alla demolizione, però, non dobbiamo essere tristi perché dietro di essa c’è la visione di un futuro molto più bello per questa grandiosa e storica scuola”.

In rappresentanza dell’Amministrazione comunale l’assessore Dramane Wagué ha portato ad alunni, professori e genitori il saluto del Comune di Perugia, ringraziando tutti:

“abbiamo lavorato tutti insieme, prima e dopo il terremoto, per il futuro dei nostri ragazzi. Questa condivisione ci consentirà a breve di ottenere risultati veri per i nostri figli. Finalmente parte l’iter per ridare una scuola di qualità a questo quartiere, così importante per Perugia”.

Anche Wagué, come gli altri, ha salutato con affetto il vecchio edificio Carducci-Purgotti, cui si è detto molto legato avendo abitato proprio di fronte ad esso al suo arrivo in Italia.
La dirigente Moretti ha ricordato, infine, che il nuovo plesso sarà assolutamente innovativo, con laboratori e spazi comuni. Un luogo confortevole con accorgimenti energetici di ultima generazione ed in linea con la normativa antisismica.