Bernini: “Voto a Calenda-Renzi è alla sinistra”

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“Nostro pensiero politico diverso” dice presidente senatori FI

“Calenda e Renzi sono sinistra e il voto che si dà a questo quarto polo o terzo polo, è un voto dato a sinistra o, peggio ancora, il voto di chi vuole portare in parlamento una piccola percentuale per ricattare la destra o la sinistra, a seconda di chi vince, facendo la differenza. Ecco, non siamo noi”.

   

Ad affermarlo la presidente dei senatori di Forza Italia, Anna Maria Bernini, rispondendo a Perugia ai giornalisti.

“Noi apparteniamo a due categorie di pensiero politico, oltre che umano, molto diverse -ha aggiunto nel capoluogo umbro a margine di un incontro elettorale a sostegno dei candidati del suo partito -. Calenda sta a sinistra – ha detto Bernini -, ha votato provvedimenti in Europa che ci fanno molto male, tipo l’auto elettrica nel 2035 con tutto il comparto del automotive in via di distruzione. Questo fa bene alla Germania ma fa male all’Italia. Io non so se Calenda lavori per la Germania o per l’Italia. Noi lavoriamo per l’Italia. Calenda appartiene a quella sinistra che vuole aumentare le tasse, che vuole mettere la patrimoniale, che dice immigrati venite tutti tanto ci stiamo tutti e purtroppo non è così e dobbiamo combinare sicurezza con senso di umanità e di realtà. Vedete come la pensiamo diversamente – ha proseguito il presidente dei senatori di Forza Italia? – Poi sta a noi, alla nostra capacità di comunicare e di distinguere i nostri messaggi. Noi che siamo sempre stati coerenti a noi stessi e siamo sempre stati dalla stessa parte, la nostra, a differenza di altri che hanno ondeggiato cercando di andare in luoghi dove non stanno e a cui non appartengono. Credo che raramente sia capitato che parlamentari si siano occupati del Piano nazionale di ripresa e resilienza dedicato al proprio territorio come hanno fatto Fiammetta Modena e Raffaele Nevi. Ed è il motivo per cui noi, in questo momento, sappiamo che l’Umbria ha una grande prospettiva e un domani luminoso, per i fondi che saranno allocati, sia sulle infrastrutture immateriali (l’università, la formazione, la cultura) e, finalmente, su quelle materiali, la logistica e su ciò che deve rendere l’Umbria oltre che una meravigliosa regione, una regione meravigliosamente interconnessa. È da anni che ci vediamo ed è da anni che ci diciamo le stesse cose l’Umbria è bellissima, i borghi sono meravigliosi, qui c’è l’alto artigianato artistico, qui c’è l’intelligenza delle mani, qui ci sono le piccole e medie imprese che fanno storia in Europa e nel mondo, mancano le infrastrutture. Da qualcosa di male, come la pandemia e la crisi, deve venire fuori qualcosa di molto buono, cioè un’Umbria più ricca di infrastrutture e quindi più ricca di prospettive di crescita. La nostra classe dirigente in Umbria sta lavorando benissimo e Forza Italia sarà sempre più protagonista in questa regione. Noi abbiamo la forza dei nostri ‘già fatto’, abbiamo la forza delle persone che hanno lavorato per tutti noi benissimo in questi anni. Io vi affido persone di altissimo livello, che hanno lavorato rendendo l’Umbria orgogliosa del loro lavoro, che hanno portato dei risultati importanti per tutti, indipendentemente da chi li ha votati”.