Il baratto per tornare ad un’economia sociale

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Si è svolta mercoledì 19 ottobre presso la chiesa di S. Francesco a Trevi la cerimonia di consegna, da parte della Cooperativa Ariel di Foligno al Sindaco Bernardino Sperandio, di un antico atto notarile che servirà a pagare il contratto di locazione dell’ “Uliveto di Villa Fabbri”.

La singolare iniziativa riscopre il baratto anche grazie alla legge che permette il pagamento di imposte tramite opere d’arte, e soddisfa le esigenze di tutti: il Comune in primis che potrà esporre nel proprio museo un documento unico, la Cooperativa sociale Ariel che potrà usufruire altri 8 anni di un Uliveto e il privato proprietario del manoscritto, cliente della cooperativa, che potrà acquistare presso le varie strutture della stessa beni per il valore stimato del documento. Da non sottovalutare anche che la gestione dell’uliveto di Villa Fabri da parte della cooperativa, è stato uno dei primi esempi concreti in umbria di Agricoltura Sociale, come pratica innovativa per l’uso e la valorizzazione di terreni pubblici con finalità sociale.

“Tutto parte dalla cena d’inaugurazione del “Castello di Poreta” – afferma Fabrizio Dionigi Presidente della cooperativa dove era presente il Sindaco Sperandio. Gli parlai di un Atto Notarile, che rappresentava l’albero genealogico della famiglia Valenti, signori di Trevi, datato 1764 proprietà di una mia cliente abituale. Il Sindaco si mostrò subito interessato e io cercai di mediare con la signora che lo custodiva gelosamente”.

Fu effettuata un’attenta perizia dalla Sovrintendenza Archivistica di Perugia per la congruità del valore, e ci volle un po’ di tempo per convincere la proprietaria alla cessione del bene, soprattutto grazie alla mediazione del presidente Dionigi, e trovato il compromesso tra le parti si è concluso l’accordo. L’importanza di questo scambio di beni e servizi non si limita solo al mero valore economico, ma ha una elevata valenza sociale.

“A me interessava moltissimo questo scambio- dice Bernardino Sperandio Sindaco di Trevi – per la mia comunità, e anziché l’olio prendiamo l’albero genealogico.Questo pezzo andrà ad arricchire il nostro spazio museale che invito tutti a visitare per la sua bellezza e per i pezzi unici contenuti”.

La comunità Trevana, quindi, avrà da oggi a disposizione un importante pezzo della propria storia, la cooperativa Ariel, usufruirà per altri 8 anni di un bene che ha riqualificato e rivitalizzato e dove si pratica Agricoltira sociale, la ex proprietaria potrà continuare ad acquistare “gratis” , sino al valore della stima, prodotti biologici presso il punto vendita di Sterpete a Foligno o essere ospite del “Castello di Poreta” per gustare prelibati piatti a KM 0.