Azienda Ospedaliera di Perugia: la pandemia non ferma la procreazione medicalmente assistita

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Azienda Ospedaliera di Perugia: la pandemia non ferma la procreazione medicalmente assistita. Nel 2020 ottenute il 42% delle gravidanze al Centro PMA dell’Azienda Ospedaliera di Perugia

   

L’attività del Centro di Procreazione Medicalmente Assistita (PMA) dell’Azienda Ospedaliera di Perugia, situato presso l’ospedale di Pantalla, non si è fermata durante la pandemia. A testimoniarlo sono i risultati raggiunti nel 2020, tra i migliori a livello nazionale, che riportano il 42 % di gravidanze contro il 27 % dato nazionale fonte ISS. Tra queste il 52% riguardano donne con età inferiore ai 39 anni. L’altro dato importante sono il 9% di gravidanze gemellari ottenute nel 2020, contro il 15% della media nazionale.

“Questo dato – sottolinea il professor Gerli coordinatore del Centro – rappresenta un parametro importante per la sicurezza delle coppie che raramente vanno incontro ad una gravidanza a rischio, come deve essere considerata una gravidanza gemellare. Cerchiamo sempre di ricordare alle coppie che il nostro obiettivo rimane quello di dare una gravidanza singola. La ricerca di un figlio oggi è posta in una fase sempre più avanzata della vita e quindi è sempre maggiore il numero delle donne che provano a raggiungere la gravidanza in età superiore ai 37 anni. In questa fascia d’età l’obiettivo viene raggiunto con maggiore difficoltà e, di conseguenza, diventa sempre più importante il problema dell’infertilità. Oggi si calcola che il 15% di tutte le coppie che cercano di raggiungere la gravidanza sia infertile e tale percentuale tende ad innalzarsi al 25% se si considerano i casi di donne con età superiore ai 40 anni”.

Il Centro di Procreazione Medicalmente Assistita dell’Azienda Ospedaliera di Perugia ha sede presso l’Ospedale di Pantalla e rappresenta il centro di riferimento regionale per la diagnosi e la terapia dell’infertilità di coppia. Vengono attuate tutte le procedure oggi a disposizione per il trattamento dell’infertilità (inseminazione, fecondazione in vitro, congelamento di spermatozoi, ovociti ed embrioni, prelievo microchirurgico degli spermatozoi dal testicolo).

Molte prestazioni del Centro si riferiscono poi all’attività di preservazione della fertilità: coloro che debbano essere sottoposti, soprattutto in giovane età, a chemioterapia o radioterapia per problematiche oncologiche, possono effettuare il congelamento dei gameti (spermatozoi o ovociti), prima che si realizzi l’effetto distruttivo della terapia oncologica. Il materiale viene poi scongelato ed utilizzato negli anni successivi quando viene programmata una gravidanza.

Il Centro, appartenente alla Clinica Ostetrica e Ginecologica diretta dal Prof Gian Carlo Di Renzo, è coordinato dal Prof Sandro Gerli ed è costituito da un’equipe multidisciplinare di ginecologi e specialisti in formazione (Chiara Della Morte, Margherita Ceccobelli, Giulia Fiorucci, Alessia Pelosi Ventura, Annalisa Morelli), urologi (Fabrizio Tiziani, Emanuele Scarponi), biologi (Monica Mariani, Paola Pasqualucci), anestesisti (Francesco Ciocca), ostetriche (Anna Palazzetti, Mariola Klitynska, Marta Cardinali) ed operatore socio sanitario (Domenica Fioretto).

Il personale è impegnato anche in un’attività di ricerca che ha portato ad una produzione scientifica di elevato livello, grazie anche alla collaborazione interdisciplinare dell’Università di Perugia.

Al Centro afferiscono non solo coppie umbre, ma, per il 20%, anche coppie provenienti da tutta Italia. La gratuità dei trattamenti, anche per coppie che provengano da fuori regione che sono soggette al solo pagamento del ticket, i risultati ottenuti e la favorevole posizione geografica della nostra Regione, rendono il Centro molto segnalato a livello nazionale.

Anche in questo periodo di pandemia le attività non si sono fermate e ogni prestazione viene effettuata in sicurezza, previo accertamento della negatività al COVID dei pazienti, mentre i colloqui sono gestiti spesso con la telemedicina messa in campo dall’Azienda Ospedaliera di Perugia.

“Le coppie – dice Gerli – mostrano di apprezzare molto questa disponibilità che consente la continuazione del percorso di riproduzione ed un agevole contatto con il personale medico della struttura in un periodo in cui la presenza, particolarmente in un ospedale COVID, non è così semplice. La soddisfazione tangibile del lavoro effettuato – continua – viene misurata con la gratitudine e l’apprezzamento espressi dalle coppie. Questa è una recente mail pervenuta, come tante altre, per manifestare la felicità di aver avuto un figlio”.

“Vi scrivo questa mail per ringraziare tutto il personale medico e infermieristico per averci aiutato a realizzare il nostro sogno. Adesso il nostro sogno ha un nome Camilla, il 17 marzo compie 7 mesi ed è la gioia più grande della nostra vita. Siete stati speciali perché ci avete assistito con grande professionalità e soprattutto con grande umanità! Scrivo queste due righe con le lacrime agli occhi, se non fosse stato per TUTTI voi oggi non avremo avuto la nostra bambina. Non smetterò mai di ringraziarvi!!!!!!!! Grazie!!!”