Arte, cultura e solidarietà protagoniste all’Abbazia di Montelabate

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Arte, cultura e solidarietà protagoniste all’Abbazia di Montelabate. Ottantanove artisti in mostra per oltre 150 opere donate. L’evento solidale è in programma a Perugia sabato 5 e domenica 6 ottobre

   

Arte, cultura e solidarietà protagoniste all’Abbazia di Montelabate di Perugia sabato 5 e domenica 6 ottobre 2019. L’evento è stato organizzato dall’Associazione Montelabate 3 con il patrocinio dell’Istituto Pediatrico Gianna Gaslini, Comune di Perugia, Fondazione Gaslini, Associazione Culturale Qui Arte, Inclusione.

“Si tratta – spiegano gli organizzatori – di un’esposizione collettiva, con opere donate da artisti di tutta Italia ed offerte ad un valore solidale per sostenere, con l’intero ricavato, la ricerca scientifica sul neuroblastoma presso l’Istituto Pediatrico Gaslini. Abbiamo scelto l’Abbazia si Montelabate perché è di proprietà della Fondazione Gaslini di Genova dal 1952 e la vediamo come una sorta di ponte immaginario tra l’Umbria e la Liguria. Da qui l’idea di creare questo evento che vede coinvolti ben 89 artisti con oltre 150 opere. Il ricavato della vendita – concludono – andrà, come detto, interamente a favore della ricerca scientifica sul neuroblastoma e le opere che non saranno vendute saranno allestite in Fondazione o in ospedale”.

La mostra – dove saranno esposte opere di pittura, scultura, fotografia, grafica e ceramica – sarà inaugurata sabato 5 ottobre alle ore 17 e prevede un saluto delle autorità, la presentazione del progetto, un ringraziamento agli artisti ed un brindisi finale. Sarà presente anche Mauro Casciari, intrattenitore, autore e regista, ex “iena” di Italia 1 è attualmente impegnato a Radio Rai 2 con la trasmissione pomeridiana “Numeri Uni”. L’ingresso all’esposizione è libero. Gli orari di apertura saranno i seguenti: sabato dalle ore 14 alle 19, domenica dalle 9,30 alle 19. Sarà possibile effettuare una visita guidata dell’Abbazia. Per informazioni contattare il numero 338 1730632.

GLI ARTISTI IN MOSTRA: Riccardo Accarini, Claudia Angrisani, Stefano Baldinelli, Roberto Banfi Rossi, Luciana Bartella, Donatella Bartoli, Giovanni Bartoloni, Luciana Bertorelli, Maria Cristina Bigerna, Andrea Boccini, Chiara Brustenghi, Daniele Capaldini, Luisa Casaglia, Antonietta Cavallero, Serena Cavallini, Maria Teresa Chiaraluce, Stefania Chiaraluce, Gabry Cominale, Simona Costa, Daniele Covarino, Giovanna Crescini, Pietro Crocchioni, Gianluca Cutrupi, Edoardo De Pietro, Giovanna Donati, Angelo Dottori, Giovanni Dragoni, Fabrizio Fabbroni, Lucilla Furfaro, Maria Stefania Fuso, Adriana Gigliarelli, Pino Goracci, Fabio Grassi, Lamberto Guarducci, Babara Lachi, Patrizia Latini, Laura Macchia, Daniele Mancini, Gabriele Mancini, Cristina Mantisi, Mari Mantovani, Bruno Marcelloni, Caterina Massa, Carla Medici, Lorenzo Michelin, Rita Moschetti, Stefania Natalicchi, Lello Negozio, Paola Occorsio, Liviano Orologio, Massimo Panfili, Eddi Panzolini, Paolo Pasticci, Arianna Pellegrini, Laura Peluffo, Giovanni Perna, Alan Petasecca Donati, Santuccia Petretti, Gianni Piccazzo, Marisa Piselli, Ylli Plaka, Pasqualina Poggio, Nora Polenghi, Luca Primavesi, Anna Priori, Umberto Raponi, Mariella Relini, Monia Romanelli, Carla Romani, Daniele Rossi, Sara Rossi, Meri Rossini, Sandra Salucci, Renza Laura Sciutto, Gabriella Soldatini, Cristina Sosio, Monia Spinelli, Alberto Stafficci, Lottie Stoddart, Giovanna Sturniolo, Franco Susta, Guido Topazio, Gianni Torti, Pilade Trabalza, Elisa Traverso, Franco Venanti, Mario Venturi, Rives Riccardo Veschini, Giulio Volpi.

LA FONDAZIONE GASLINI – Gerolamo Gaslini nacque a Monza nel 1877. Fu un grande imprenditore, infatti a partire dalla piccola azienda di famiglia, riuscì a costituire un vasto impero industriale nel settore agroalimentare. Il suo successo, dovuto alle sue capacità commerciali e all’adozione di tecniche di marketing e di innovazione tecnologica, lo portò a essere definito il “re dell’olio”. Si sposò nel 1902 con Lorenza ed ebbe due figlie Germana e Giannina. La morte di quest’ultima all’età di soli 12 anni per una peritonite diagnosticata tardivamente fu un evento traumatico per il giovane Gaslini che segnò profondamente la sua vita e le sue scelte future. Infatti dopo il lutto egli investì tutte le proprie energie e i propri averi nella costituzione di un istituto pediatrico che potesse occuparsi dell’assistenza e la cura dei bambini, oltre che di ricerca scientifica in collaborazione con l’Università di Genova. L’attività dell’istituto prese avvio nel 1938 con una struttura di 22 edifici e un’ampia superficie dedicata al verde; tutte le camere di degenza erano esposte a sud-est, da cui il motto «Pueris floribusque lumen solis» (“ai bambini e ai fiori la luce del sole”). Nel 1949 Gerolamo si spogliò di tutti i propri beni facendoli confluire nella Fondazione Gaslini da lui stesso presieduta e disponendo che tutte le risorse servissero per il potenziamento della ricerca scientifica. Chi conobbe Gerolamo lo ricorda un uomo duro, schivo, un lavoratore infaticabile capace di grandi atti di generosità. Acquistò e donò allo Stato italiano la Pietà Prenestina, contribuì tra le varie cose al restauro dell’abbazia di San Girolamo a Quarto e donò all’Accademia di Brera e all’Università di Genova un’importante collezione di manoscritti e incunaboli. Gerolamo morì nel 1964 a Genova. Attualmente presso l’Istituto Giannina Gaslini sono presenti tutte le specialità pediatriche, 15 laboratori scientifici, cattedre universitarie convenzionate, 500 posti letto con circa 24.000 ricoveri ordinari all’anno dei quali il 50% relativi a pazienti provenienti da altre regioni e dall’estero. La storia e la continuità dell’Istituto e della Fondazione restano come monumento vivo della passione, della tenacia e della lungimiranza del loro Fondatore.