Apre il Modular Hospital presso l’Ospedale di Perugia

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“Una risposta immediata all’attuale fase pandemica”

   

La presenza, presso l’Azienda Ospedaliera di Perugia, del Modular Hospital e dell’Ospedale da Campo regionale permette una risposta immediata all’attuale fase pandemica grazie alla modularità e flessibilità dei posti letto presenti al loro interno.

Per questo, la Direzione dell’Azienda Ospedaliera di Perugia, in accordo con la Regione Umbria, ha deciso di usufruire delle due strutture partendo dall’apertura del Modular Hospital – situato nel parcheggio donatori dell’Ospedale Santa Maria della Misericordia – per continuare a garantire il regolare svolgimento dei ricoveri per le altre patologie no Covid. Una scelta già valutata in relazione all’andamento pandemico delle ultime settimane.

Il modulo, allestito con posti di terapia intensiva e inaugurato lo scorso maggio, verrà utilizzato per il ricovero di sei pazienti affetti da Covid-19 che hanno bisogno di un’assistenza ospedaliera ordinaria o subintensiva. Uno dei vantaggi dell’utilizzo di questa struttura, dotata di strumentazioni all’avanguardia, è la presenza di un tunnel di collegamento diretto con l’ospedale intramurario per permettere un accesso ai servizi di supporto e al personale impiegato, più agevole. Il Modulo è inoltre caratterizzato da un alto grado di isolamento termico, mentre, grazie alla flessibilità della struttura, potrebbe essere impiegato in futuro per accogliere pazienti con altre patologie.

Le ambulanze con pazienti Covid positivi accederanno direttamente al Modular Hospital senza passare e sostare per il Pronto Soccorso, con una netta separazione dei percorsi.

L’ospedale da campo, completamente allestito con proprie dotazioni all’avanguardia nell’area esterna dedicata, resta a disposizione dell’Azienda Ospedaliera di Perugia per gestire eventuali incrementi improvvisi di pazienti o qualora, in uno scenario futuro peggiorativo, il modular hospital debba essere utilizzato per le terapie intensive.

La Direzione ringrazia il personale sanitario, nuovamente impegnato nella lotta alla pandemia, per la grande dedizione al proprio lavoro.