Approvata all’unanimità la mozione sulla mobilità sostenibile

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Approvata all’unanimità la mozione sulla mobilità sostenibile. Iniziativa dei consiglieri Carissimi e Peppucci (Lega)

   

L’Assemblea legislativa ha approvato all’unanimità dei presenti la mozione sulla mobilità sostenibile presentata dai consiglieri della Lega Daniele Carissimi e Francesca Peppucci, che impegna la Giunta “a recepire le ‘Linee Guida per il recepimento dell’articolo 18 del decreto legislativo numero 257 del 16 dicembre 2016’ inerente la disciplina di attuazione della direttiva 2014/94/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, sulla realizzazione di un’infrastruttura per i combustibili alternativi, come approvato dalla Conferenza delle Regioni e Province Autonome nel 2017”. L’atto comporta l’adozione di un provvedimento regionale unico per la mobilità sostenibile, che tenga conto delle diverse tipologie di combustibili alternativi al petrolio e le diverse finalità (turistica, ma anche scolastica o legata al trasporto pubblico), per poi attuare, mediante successivi provvedimenti, degli interventi necessari a garantire una mobilità sostenibile alternativa su tutto il territorio regionale. Illustrando l’atto in Aula Carissimi ha ricordato che

“questa è la settimana europea della mobilità sostenibile e non posso immaginare momento migliore per presentare questa mozione che si occupa di una mia battaglia che porto avanti fin dalla campagna elettorale. Finalmente anche nella nostra regione ci sono eventi culturali e divulgativi che trasferiscono alla cittadinanza i benefici di una mobilità sostenibile, come Umbria Green Festival che si è appena conclusa. Bisogna fare di più e mettere a terra le parole spese negli anni su questo tema. Nonostante la recente approvazione di Piani urbani per la mobilità sostenibile (PUMS), come quelli previsti per le città di Terni e Perugia nel 2019, vi è la mancanza di un documento regionale unico, che renda conto di tutte le diverse forme di mobilità sostenibile e ne preveda uguali forme di incentivazione e sviluppo all’interno del territorio regionale. Mancano inoltre specifiche forme di attuazione, a livello regionale, delle disposizioni di cui al Decreto 257, di recepimento della direttiva 2014/94/UE. La mobilità sostenibile si è fino ad oggi mossa negli specifici ambiti della riduzione dell’inquinamento e dell’incentivazione a forme di turismo ecosostenibile, non tenendo conto delle altre esigenze, come quelle legate al trasporto scolastico. Inoltre, la riduzione al minimo della dipendenza dal petrolio, attraverso anche l’implementazione della rete infrastrutturale per i combustibili alternativi (elettrici, gas naturale, GNL, GNC e idrogeno), consente significative riduzioni di spesa sia per il trasporto privato che per il settore del trasporto pubblico. Nell’ottica del raggiungimento di un impatto climatico zero al 2050, così come previsto da nuovo green new deal europeo, occorre puntare e sull’introduzione di forme di trasporto pubblico e privato più pulite, più economiche e più sane”.

INTERVENTI

Thomas De Luca (M5S):

“L’atto propone una visione aggressiva che non ha respiro e non ha lungo termine. La discussione dovrebbe essere strutturata e andare avanti per temi fondamentali e strategici per la Regione nel prossimo secolo e non nella prossima legislatura. Parlare di mobilità sostenibile non serve solo a incentivare le scelte individuali, ma anche di infrastrutture e di scelte strategiche del futuro dell’Umbria. Nell’atto si fa riferimento alla mobilità a idrogeno. Sul tavolo del Governo c’è ora la possibilità di far diventare la San Sepolcro-Sulmona la prima ferrovia in italia con treni a idrogeno. E il più grande impianto italiano di produzione di idrogeno è a Terni. Tutte queste cose devono essere messe a sistema. Bisogna ragionare in maniera interassessorile. L’obiettivo è mettere in condizione ogni cittadini umbro di poter vivere la propria vita senza possedere un mezzo privato, ma utilizzando la mobilità sostenibile. Il fine non può che essere questo, altrimenti è solo elargizione di incentivi senza visione organica”.