Aperte le porte del Villaggio di Betania, il centro polivalente di San Nicolò di Celle a diposizione di tutta la comunità

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L’edificio multifunzionale rivestirà un ruolo rilevante su tutto il comune di Deruta

   

Si è tenuta domenica 5 dicembre a San Nicolò di Celle, frazione del Comune di Deruta, la cerimonia di inaugurazione del Villaggio di Betania, centro polivalente finanziato da 8 x 1000 Chiesa Cattolica.

Il progetto, ideato e fortemente voluto dal parroco di San Nicolò Don Gino Ciacci, è stato inaugurato alla presenza di S. Em. Card. Gualtiero Bassetti, del Sindaco di Deruta Michele Toniaccini e della presidente della Regione Umbria Donatella Tesei che è stata presente in mattinata, erano inoltre presenti i membri del consiglio degli affari economici e l’intera giunta comunale di Deruta.

Il taglio del nastro, effettuato dai bambini su espressa richiesta del Sindaco di Deruta, proprio per inaugurare l’inizio di un’attività volta a bambini e giovani del territorio, è stato accompagnato dalla banda musicale di Deruta, che ha suonato l’inno d’Italia al momento del taglio.

Un filmato ha poi raccontato tutte le fasi della costruzione dell’edificio, dallo smantellamento del precedente alla realizzazione del nuovo complesso di 1200 mq.

Roberto Metelli, membro del consiglio degli affari economici, citando Baden Powell, ringrazia Don Gino Ciacci, che è stato, dichiara, ispirazione e motivo di orgoglio, sprone e guida in tutti momenti di organizzazione e nelle fasi di criticità del consiglio degli affari economici. Il consiglio ha infatti finanziato in parte il progetto.

Il parroco di San Nicolò di Celle, Don Gino Ciacci, ha raccontato alla Voce del Territorio Umbro come è nato e di cosa si occuperà il centro:

“Si tratta di un bellissimo edificio che servirà non solo alla parrocchia di San Nicolò di Celle, sarebbe troppo grande, servirà a tutta l’unità pastorale, a tutto il comune di Deruta. Avevo già un vecchio edificio da ristrutturare o da rifare da zero, non era più rispondente alle necessità, fu fatto negli anni 60, aveva stanze per 10 /15 bambini, che adesso non basterebbero più, dato che le classi dei giorni d’oggi sono di circa 30 alunni. Abbiamo buttato giù e ricostruito.

Secondo me darà una grande risposta non solo sul piano pastorale delle parrocchie, ma anche a livello civile e sportivo. Inoltre, non sarà solo per i giovani perché Villaggio di Betania vuol dire proprio accoglienza, siamo aperti a tutte le richieste, abbiamo un salone immenso, previsto per 299 posti a sedere. In funzione abbiamo un polivalente di pallavolo e pallacanestro, dovremo completarlo, vorremo fare un calcetto a 7, in più abbiamo uno spazio verde per l’estate.

All’interno ci sono diverse possibilità, dal tennis tavolo o ping pong al calcio balilla e ai giochi da tavolo. Sto pensando anche ad un momento per gli anziani, ritrovi giornalieri con pomeriggi dedicati. Stiamo organizzando adesso le attività, stiamo pensando anche al cineforum. È una grande soddisfazione per me, stando in mezzo alla gente mi sono accorto che c’è tanto bisogno di condivisione, soprattutto dopo la pandemia.”

La struttura non sarà solo un semplice oratorio, dunque, ma un momento di incontro per tutti coloro che hanno bisogno di vivere in comunità e non solo, sarà una struttura capace di ospitare eventi, di crearli lei stessa, e di avvicinare tutte le frazioni del Comune di Deruta, senza confini.

Inoltre, il nuovo complesso andrà ad assumere sul territorio, in casi eccezionali, come calamità naturali, una funzione di protezione civile; potrà essere adibito a ricovero, all’ammassamento di risorse sul terreno interno, proprio in virtù del fatto che la struttura è progettata in classe d’uso quarta. Si tratta, quindi, di un edificio strategico a tutti gli effetti.

Il cantiere dell’impianto è stato gestito dai professionisti dello studio 499, studio tecnico associato di architetti Bartolucci e geometra Cinti, che hanno ringraziato la diocesi, ovviamente Don Gino Ciacci, tutti i tecnici, le istituzioni e sua imminenza il Cardinal Bassetti, che ha supportato tutti gli ideatori in ogni fase, dall’ideazione nel lontano 2012, ad oggi.

È importante inoltre evidenziare come il progetto sia stato concepito in un’ottica sostenibile economicamente, essendo stato valutato più e più volte dal consiglio degli affari economici e dalla diocesi di Perugia e Città della Pieve, in modo da non lasciare strascichi economici per la comunità. L’intento è stato raggiunto nel migliore dei modi, regalando ai cittadini una struttura nuova, bella, accattivante, multifunzionale ed economicamente sostenibile. Anche la sostenibilità ambientale fa da padrona, edificio antisismico, con coperture in legno, munito di impianto fotovoltaico, con prodotti di riscaldamento e illuminazione a basso consumo.

Nel corso della presentazione è poi intervenuto il sindaco di Deruta e presidente di Anci Umbria Michele Toniaccini, che non ha nascosto l’emozione provata, ringraziando Don Gino e il Card. Gualtiero Bassetti, al quale ha espresso sentimenti di stima e affetto per il lavoro svolto per la diocesi di Perugia e Città della Pieve, e soprattutto per la chiesa cattolica in un momento di grande difficoltà, a cui alla crisi economica, e all’emergenza sanitaria, ha dichiarato, si aggiunge una crisi di valori e di identità e ha aggiunto:

“Oggi in rappresentanza delle istituzioni dobbiamo invertire questa rotta, riportare i valori cristiani al centro della nostra vita quotidiana, quei valori che spesso sono stati messi in secondo piano da una vita frenetica, dobbiamo ripartire dalla famiglia che è il nucleo fondante delle nostre comunità, è quello spirito di stare insieme che abbiamo tanto desiderato durante l’emergenza sanitaria e che oggi riassaporiamo in maniera molto limitata, oggi ci è stato consentito di condividere questo bellissimo momento in questa bellissima sala, e non è cosa da poco, fino a poco tempo fa pensavamo fosse scontata, oggi è un momento prezioso che dobbiamo coltivare.

Oggi è anche la giornata mondiale del volontariato e quest’opera è stata possibile grazie ai tanti volontari, grazie a tutti voi. Oggi l’intera comunità derutese potrà contare su una struttura che ci consentirà di trascorrere insieme momenti belli, ma soprattutto una struttura che potremmo consegnare ai nostri giovani per poter rivivere i momenti belli che noi abbiamo vissuto, so quanto è importante per un giovane fare esperienza in un oratorio come questo. Per il comune di Deruta è un momento storico, così quanto lo è per la comunità di San Nicolò di Celle. Tanti anni fa San Francesco ci propose di iniziare a fare ciò che era necessario, poi ciò che era possibile, fino ad accorgerci un giorno di stare facendo l’impossibile, oggi è stato fatto l’impossibile grazie ad una persona che ha creduto fino in fondo a questo impossibile, e questo impossibile è stato fatto da Don Gino.”

Il Cardinale Arcivescovo di Perugia e Città della Pieve e presidente della Conferenza episcopale italiana, Gualtiero Bassetti, dopo aver celebrato la messa solenne alle ore 11, si è trattenuto quasi per l’intera giornata, avendo visto il progetto nascere, dalla fase embrionale, fino alla fine dei lavori e si esprime così:

“Due giornate quella di ieri e quella di oggi importanti per me, ieri ho celebrato i funerali del mio carissimo amico Chiaretti, nella cattedrale di Perugia, una emozione fortissima perché Don Giuseppe lo conoscevo da prima, abbiamo lavorato per tanto tempo insieme con la Cei, quindi una fortissima emozione per me dover fare i funerali al mio predecessore e oggi direi nella gioia un’emozione altrettanto forte nel rivedere finalmente dopo la pandemia, un popolo riunito, un popolo che si è riaggregato, sia stamattina in chiesa, sia in questo momento pubblico, in cui inauguriamo questo stupendo edificio. La mia preoccupazione come quella di tutti i pastori è proprio questa epidemia, ha ragione il Papa, non ci siamo chiusi in casa, spesso si è chiuso il cuore, la gente vive una solitudine tremenda, è come se avesse perso fiducia negli altri e non sarà facile riaggregare tutta la nostra gente perché questa è una malattia che ha preso tutto il mondo, giro per l’Italia e questa per me è una parentesi di gioia e di grande speranza.

In questo progetto ho avuto fiducia in Don Gino, ho creduto che se aveva questo progetto e lo vedeva chiaro in qualche modo con la sua gente avrebbe trovato il modo di realizzarlo. Sono contento anche per la presenza di Don Nazareno perché avremo in questa zona e in tutta Deruta un tesoro da sfruttare e secondo me è inimmaginabile la ricchezza di questo locale, non abbiamo costruito un oratorio, questo è un locale polivalente che servirà a tutto, dalla pastorale alle necessità della gente. Non è solo il luogo dei ragazzi ma anche delle famiglie, degli scout, un luogo di aggregazione. L’obiettivo è stato azzeccato, abbiamo fatto qualcosa che il Signore voleva, di questo ne sono sicuro.”

Infine, l’ideatore di questo grande progetto, Don Gino Ciacci, ha ringraziato chi ha collaborato con lui, dai tecnici all’amministrazione comunale, ha voluto poi ricordare chi lo ha preceduto, come dimostrano i nomi delle principali sale del complesso, una intitolata a Don Elio Fratini, parroco ricordato dai fedeli come uomo di inestimabili valori e bontà e l’altra a Don Pietro Tebaldi, a cui già sono intitolate vie nelle strade di San Nicolò.

La sfida più grande è stata raggiunta, realizzare un’opera che passerà negli anni come una delle più grandi e importanti per la comunità di San Nicolò di Celle e Deruta, il Villaggio di Betania è ora pronto ad ospitare e unire cittadini e parrocchiani, come testimonia anche il logo stesso scelto dai realizzatori, concavo, simbolo di accoglienza.

Camilla Squarta