Andrea Giovi perugino professione libero

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Con il passaggio di Goran Vujevic dietro la scrivania del direttore sportivo, è diventato  tutti gli effetti il saggio del gruppo. Il che, aggiunto al fatto di essere l’unico perugino della squadra, fa di Andrea Giovi, libero della Sir Safety Conad Perugia, uno dei punti di riferimento più importanti per coach Castellani. Trentadue anni compiuti la scorsa settimana, ma carattere, spirito e voglia di un ventenne, la “Belva” si è tuffato da lunedì nella sua dodicesima stagione nella massima serie (a cui va aggiunta una un serie A2) con il solito sorriso e la consueta dedizione al lavoro che gli sono propri.

Finalmente abbiamo ripreso – spiega Andrea tra le mura del PalaEvangelisti – “Ci sono buone sensazioni anche se ovviamente siamo ancora in pochi e ci stiamo piano piano approcciando al lavoro. Sse mi guardo intorno sono tutti più giovani e vedo che gli anni passano, ma lo spirito è quello di un ragazzino e quindi va benissimo così. La squadra è stata integrata per fare grandi cose. È chiaro che le risposte verranno dal campo, ma siamo costruiti per fare bene. Su quale delle tre competizioni punterei un euro per Perugia? È difficile dirlo. Mi intriga molto la Coppa Italia, si gioca in una cornice che mi piace e che piace tanto anche ai nostri tifosi. Sarebbe un bel traguardo, anche se forse vincere una coppa europea sarebbe molto interessante. Io faccio e farò di tutto ogni giorno per dare il mio contributo per questa maglia e per questa squadra perché ci tengo particolarmente. Spero che le mie prestazioni in campo mi permettano di rimanere in questo bellissimo palcoscenico più a lungo possibile. Do appuntamento a tutti i nostri tifosi al PalaEvangelisti per una nuova grande stagione. Dei tifosi che sono grandissimi e che ci hanno sempre regalato grandi emozioni e sensazioni. So per esperienza quello che ci aspetta qui dentro (al palazzetto, ndr) e spero di poterlo condividere insieme a tutti loro.