Al Nero di Norcia un artista spoletino

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L’arte richiede fantasia, ma anche curiosità, ricerca accurata e paziente nei ricordi degli anziani, nei preziosi archivi di soprintendenze, comuni e privati. Ne era alla ricerca da tempo Giacomo Cintio, artigiano artista spoletino, e finalmente ha trovato le immagini di due antiche macchine una per trebbiare le lenticchie e l’altra per ripulire il prodotto da foglie e lolla. I due gioielli, in scala e perfettamente funzionanti, sono presenti nella mostra dei mestieri dimenticati allestita in locali difronte all’entrata posteriore del Museo della Castellina di Norcia. Fanno loro da contorno riproduzioni in scala di una segheria, di mulini a grano e frantoi, di un’officina meccanica, di una “pompa” idraulica per il sollevamento dell’acqua risalente alla civiltà fenicia: il tutto perfettamente funzionante con motorini elettrici. In bella mostra anche la riproduzione della Biga di Monteleone che ha avuto gli onori della cronaca con una presentazione organizzata dal sindaco di Monteleone durante la scorsa estate in occasione delle feste di agosto del paese dove fu ritrovato il prezioso reperto. E poi la parte artistica: gli stupendi “colori del ferro”: opere ricavate da rugginose lastre di ferro su cui rinascono ritratti, paesagi, scorci di Norcia e Spoleto, riproduzioni di quadri famosi. Un lavoro paziente con strumenti d’epoca o realizzati, per la bisogna, dallo stesso Giacomo Cintio. Una mostra, aperta fino al 6 marzo prossimo, da visitare per gli amanti del modellismo di alta qualità e per gli amanti dell’arte.