Al Castel del Piano ragazzi normodotati e disabili in campo insieme ‘oltre ogni limite’

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Progetto di calcio integrato promosso dall’Associazione calcio dilettantistica. Anche Ravanelli alla presentazione

   

Offrire ai ragazzi diversamente abili e normodotati, e alle rispettive famiglie, la possibilità di giocare tra loro e di vivere insieme momenti di condivisione e di felicità. E ancora, stimolare la cultura dell’inclusione e i valori dello sport, nella fattispecie del calcio, quale strumento di formazione e sviluppo psico‐fisico dei ragazzi. Questi gli obiettivi che l’Acd Castel del Piano 1966 si propone con il progetto di calcio integrato ‘Oltre ogni limite’ presentato alla comunità cittadina sabato 23 ottobre. La giornata ha avuto come ospite d’onore Fabrizio Ravanelli che, oltre a raccontare le proprie esperienze sportive, si è anche intrattenuto a scambiare dei passaggi a pallone con i ragazzi che aderiscono al progetto. Presenti, inoltre, il presidente della società Francesco Pace e il direttore generale Mauro Cibotti, il presidente del Comitato regionale umbro della Figc Luigi Repace, gli assessori comunali Clara Pastorelli, allo sport, ed Edi Cicchi, alle politiche sociali, e don Francesco Buono, parroco di Castel del Piano e Pila.

“Questa iniziativa vuole offrire un doppio insegnamento – ha commentato Pace –. C’è l’insegnamento di uno sport e delle sue tecniche a ragazzi con disabilità, coinvolgendoli così socialmente, ma c’è anche l’insegnamento ai ragazzi normodotati di cosa significa includere socialmente. Con questo progetto, che mi rende orgoglioso di rappresentare l’Acd Castel Del Piano 1966, puntiamo anche a dare anche un supporto e un sostegno alle famiglie di questi giovani”.

Giornata memorabile anche secondo Fabrizio Ravanelli che si è detto entusiasta di questa iniziativa. “Dare la possibilità a ragazzi normodotati e con disabilità di giocare insieme – ha detto Ravanelli – è qualcosa di fantastico. Consente a loro tutti di vivere con normalità la loro passione e il loro sogno”.

“Il calcio è uno degli sport più amati dai ragazzi – ha ricordato Cibotti –. Anche dai ragazzi con disabilità che magari ambirebbero a fare attività sportiva ma rinunciano perché sulla carta sembra impossibile riuscirci. In realtà, tutto è alla loro portata laddove trovino un ambiente che li sappia accogliere, coinvolgere e quindi mettere a loro agio”.

“Ancora una volta – ha sottolineato Repace –, i nostri dirigenti dimostrano la loro sensibilità, non pensando solo ai risultati ma in primo luogo al sociale. Ci auguriamo che simili iniziative possano essere copiate da altre società. I nostri valori sono quelli dell’inclusione”.

“In questi ultimi anni – ha affermato Pastorelli –, tra le società sportive del Perugino è molto aumentata l’attenzione verso l’educazione e verso i valori che lo sport deve comunque trasmettere, al di la della competizione, tra cui in primo luogo l’inclusione. Progetti come ‘Oltre ogni limite’ stanno molto migliorando l’ambiente calcistico dilettantistico giovanile nel nostro territorio”.

“Questo – ha detto Cicchi – sarà un bel percorso di crescita per i ragazzi che consentirà a tutti loro di mettere a frutto le diverse capacità di ciascuno, integrandole. Qui nessuno è escluso e ci si confronta in un gioco di squadra in cui tutti sono coinvolti”.

Il progetto del Castel del Piano si rivolge quindi a tutte le famiglie ed è aperto a tutti i ragazzi con disabilità che vogliono provare questa esperienza.