“Affossato il Ddl Zan: uno stimolo per il centrodestra per comprendere le vere emergenze”

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La nota del Popolo della Famiglia Umbria

   

Una proposta di legge fatta male e gestita peggio nel suo iter parlamentare, portata avanti senza pensare al vero bene delle persone con tendenze omosessuali. Una legge che ha meritato di essere affossata a conferma che il potere legislativo deve essere preservato dalla mediocrità e dall’ambiguità.

Il merito è di tutti coloro che si sono battuti per fermare questa legge: associazioni, movimenti e partiti politici, compresa la Chiesa che ha manifestato molte perplessità sui contenuti e sulle conseguenze che avrebbe potuto generare. Tutti insieme abbiamo portato a casa questo risultato.

Dall’inizio dell’iter parlamentare di questa proposta di legge non c’è stato nessun grave caso di omofobia e tutte le vicende che sono state spacciate per omofobe, di fatto, non lo erano. Non c’è una urgenza omofobia in Italia, gli italiani non sono omofobi, come invece una parte della politica schierata intorno al Ddl Zan continua a sostenere.

La vera emergenza di questo paese si chiama denatalità. Il centrodestra unito anche in Umbria deve focalizzare il suo impegno sulla famiglia e sulla crisi demografica; da oltre un anno le proposte delle associazioni e del Popolo della Famiglia giacciono nei cassetti della Regione. È ora di fare un salto di qualità sulle proposte e far diventare trainanti per l’economia e la società le politiche familiari e la natalità, tralasciando le questioni ideologiche che nulla hanno a che fare con le reali esigenze delle persone e che alla sinistra piace trasformare in emergenze.