A Perugia “Wet Campus” per diventare manager

1219
Salute mentale a lavoro: i pazienti del Csm diventano abili tessitori
   

‘Wet campus’, che avrà luogo a Perugia, a partire dalla fine di ottobre 2016, è una vera e propria scuola di formazione dedicata a web, eventi e turismo. Un progetto in cui ogni partecipante avrà a disposizione due mesi di lezione frontale per poi dedicarsi, insieme ai tutor e ai professionisti, all’organizzazione di un evento nell’evento. Tutti i partecipanti, infatti, saranno responsabili della realizzazione di ‘Fa’ la cosa giusta Umbria 2017’, con l’aiuto e supervisione dell’organizzazione stessa. L’obiettivo è formare project manager in grado di operare nell’ideazione, creazione, gestione, organizzazione di un evento e con specializzazione in web e turismo.

“Il mercato è in continuo mutamento – ha affermato Enrico Mastrofini, presidente dell’Istituto italiano di project management (Isipm) – e le professionalità e la formazione di chi si affaccerà al mondo del lavoro, dovranno sicuramente essere in linea con la crescente domanda da parte delle aziende. Il project manager è la figura che, in ogni ambito economico e sociale, ha il compito e la responsabilità di pianificare, far eseguire e controllare tutte le attività necessarie per realizzare gli obiettivi di un progetto. In ambito comunicazione e/o turismo si parla di event project manager in quanto ci si riferisce solitamente a progetti che riguardano la realizzazione di eventi”.

“In questo caso – ha proseguito Mastrofini – il project manager di eventi si occupa della gestione di tutte le attività necessarie per la realizzazione di un evento, comprese quelle a corollario ma indispensabili, come trasporti, comunicazione e ristorazione. In tutto ciò l’event project manager deve garantire il rispetto dei vincoli di budget e di tempo, utilizzare al meglio le professionalità disponibili e, nel contempo, acquisire la disponibilità di tutte le risorse e le professionalità esterne ritenute necessarie per lo svolgimento delle attività previste per la realizzazione e il successo dell’evento. Pertanto un qualunque evento, manifestazione sportiva, concerto, festival, congresso, può e deve essere gestito come un progetto, applicando a esso in maniera appropriata non solo le metodiche classiche del project management ma anche le più recenti tendenze che pongono attenzione all’individuazione degli stakeholder e alla gestione ‘agile’ del progetto”.

“Sto cercando di immaginare – ha confermato Massimo Gottifredi, alla guida di Legacoop turismo – come saranno fatti i mestieri del turismo tra cinque anni e li immagino molto diversi da quello che sono oggi. Il turismo cambia a ritmi velocissimi, impensabili fino a pochi anni fa, e formazione continua insieme a capacità di interpretare i nuovi scenari di lavoro sono gli strumenti indispensabili per la competitività delle aziende e delle professionalità al lavoro. Credo che il ricorso al digitale e alle competenze che ne derivano sia anche metodologicamente, oltre che nei contenuti, un aspetto rilevantissimo per la formazione del personale che si occuperà di turismo. L’approccio che più mi convince è legato a una visione orientata a consumatore, nuovi paradigmi di consumo turistico e scenari che ciò apre oltre che alla logica del problem solving applicata a casi concreti”.

Le iscrizioni al ‘Wet campu’s sono aperte e sino al 30 luglio sarà possibile usufruire di una borsa di studio a copertura del 40 per cento del costo del corso.