A Perugia raccolte 1.810 tonnellate di oli lubrificanti usati

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Oltre 1.810 tonnellate di oli lubrificanti usati raccolte in Provincia di Perugia nel 2015, su un totale di 2.390 tonnellate recuperate nella Regione Umbria. Sono i dati resi noti dal Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati nella conferenza stampa che si è tenuta questa mattina a Piazza del bacio nell’ambito di CircOLIamo, la campagna educativa itinerante che punta a sensibilizzare l’opinione pubblica e le amministrazioni locali sul corretto smaltimento dei lubrificanti usati. Sempre stamattina i ragazzi delle scuole hanno visitato il villaggio CircOLIamo partecipando agli educational loro dedicati e sfidandosi a “Green League”, il progetto che prevede un sistema di giochi online finalizzati all’educazione ambientale. Nel 2015 il Consorzio –che coordina l’attività di 73 aziende private di raccolta e di 4 impianti di rigenerazione– ha raccolto in tutta Italia 167.000 tonnellate di olio lubrificante usato, un dato vicino al 100% del potenziale raccoglibile. “I risultati sono soddisfacenti –ha spiegato il presidente del COOU, Paolo Tomasi- ma il nostro obiettivo resta quello di raccoglierne il 100%. La piccola parte che sfugge ancora alla raccolta si concentra soprattutto nel ‘fai da te’: per intercettarla abbiamo bisogno del supporto delle amministrazioni locali per una sempre maggiore diffusione di isole ecologiche adibite anche al conferimento degli oli lubrificanti usati”. Il vice sindaco Urbano Barelli, intervenendo all’incontro, ha sottolineato che l’iniziativa è utile per ribadire la centralità del tema dei rifiuti per tutte le Amministrazioni. Una città “Smart”, ossia intelligente, deve essere in grado di affrontare questo argomento nella massima condivisione con i suoi cittadini, favorendo sempre più l’educazione ambientale e la consapevolezza che i rifiuti sono una risorsa. Sotto questo punto di vista l’Amministrazione di Perugia sta facendo molto. Ne è un esempio la riduzione del 10% della tari, nonché l’ormai prossima sottoscrizione del patto civico sui rifiuti, secondo il principio “meno tasse più partecipazione”, in programma venerdì in occasione della giornata mondiale della terra. Entrando nel merito di “Circoliamo”, il vice sindaco ha ricordato che il Comune di Perugia ha già cinque isole ecologiche pienamente operative sul suo territorio, nell’ambito delle quali sono già presenti dei piccoli contenitori per lo smaltimento degli oli minerali. Tuttavia l’Amministrazione ha intenzione di potenziare il servizio. Infatti il prossimo 21 aprile verrà inaugurata presso la sede del centro commerciale Emisfero la “casetta dell’olio” di Gesenu ove sarà possibile conferire gli oli alimentari usati. Barelli ha ribadito che il Comune di Perugia sostiene con forza la campagna “Circoliamo” ed ha garantito la massima disponibilità futura per ulteriori iniziative che si pongono l’obiettivo di favorire la diffusione nelle scuole dell’educazione ambientale. Attivo dal 1984, il COOU ha contribuito con il proprio lavoro a ridurre in misura significativa non solo l’inquinamento ambientale, ma anche i consumi di acqua, materia e suolo. L’effetto positivo sul consumo di acqua (water footprint) ha portato a un risparmio netto cumulato di 2,3 miliardi di m3 di oro blu; trent’anni di recupero degli oli usati hanno consentito inoltre di evitare il consumo di 6,4 milioni di tonnellate di materia prima vergine (material footprint), mentre dall’analisi di carbon footprint del sistema emerge un risparmio netto cumulato di emissioni climalteranti di 1,1 milioni di tonnellate di CO2 equivalente; grazie al riciclo degli oli come basi lubrificanti rigenerate sostitutive di basi lubrificanti vergini, è stato risparmiato il consumo di 7.306 ettari di suolo (land footprint). Telefonando al numero verde del Consorzio, 800 863 048 o collegandosi al sito www.coou.it, è possibile avere informazioni su come smaltire correttamente il proprio olio usato e il recapito del raccoglitore più vicino. L’olio usato può essere estremamente dannoso per l’ambiente e per la salute umana: 4 kg d’olio – il cambio di un’auto – se versati in acqua inquinano una superficie grande quanto un campo di calcio. Ma questo rifiuto costituisce al contempo una importante risorsa economica per il nostro Paese, perché può essere rigenerato e tornare a nuova vita con le stesse caratteristiche del lubrificante da cui deriva; dal 1984 ad oggi la rigenerazione dell’olio lubrificante ha consentito un risparmio complessivo di 3 miliardi di euro sulle importazioni di petrolio del nostro Paese.