A Perugia inaugurato uno “Spazio delle Audizioni Protette”

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In occasione della giornata Internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, è stata inaugurato lo “Spazio delle Audizioni Protette”, realizzato all’interno del P.I.U.M.A. (Progetto Integrato Unità Multidisciplinare Abuso). Il nuovo punto di ascolto dei minori è situato in via Campo di Marte 52 a Perugia, nell’ex sede della circoscrizione ristrutturata e riqualificata per contenere oltre alla stanza per le audizioni dei minori anche il servizio adozioni, il servizio affidi e l’Ufficio della cittadinanza. La palazzina versava in gravi condizioni di degrado, come anche confermato dal geometra comunale Vannini che ne ha eseguito la ristrutturazione con la supervisione dell’ingegnere Ricci. I lavori, partiti a marzo e costati 152mila euro, hanno completamente trasformato l’immobile.

“Non solo abbiamo ridato un luogo a tutti questi servizi – ha tenuto a precisare il sindaco di Perugia Andrea Romizi che ha tagliato il nastro inaugurale, affiancato dall’assessore Edi Cicchi, dall’assessore regionale alla sanità Luca Barberini, dal direttore del polo ospedaliero Walter Orlandi, dal prefetto Antonella De Miro e da Maria Pia Serlupini, garante per l’infanzia – ma abbiamo aggiunto un tassello agli obiettivi che ci siamo dati di riqualificare gli uffici del territorio, di risanare questo quartiere e di recuperare i rapporti sfilacciati tra il Comune e la cittadinanza”.

Il “Progetto Piuma” che si sviluppa in quattro fasi: formazione specialistica, presa in carico dei casi di abusi sui minori, spazi per incontri protetti tra genitori e bambini e punto di ascolto fuori dal tribunale, uno dei pochi esistenti in tutta Italia. Un progetto nato nel 2012 e portato avanti da una rete di competenze istituzionali e sociali: Regione, Comune di Perugia, Asl, il Tribunale di Perugia, Ordine degli Avvocati,  Consorzio Auriga e Azienda Ospedaliera.

“Una rete delicata – come ha precisato il Giudice Giuseppina Arcella – perché si possono creare piccoli buchi ed il bambino vi può cadere dentro. Bisogna stare attenti a non creare vuoti o conflitti”.

“I bambini spesso non vengono riconosciuti come soggetti – dichiara il garante per l’infanzia e l’adolescenza della Regione Umbria, Maria Pia Serlupini – ma come oggetti. Si parla di loro come futuri cittadini quando invece sono già cittadini dal momento della nascita e per questo vanno garantiti nei loro diritti. Da una ricerca recente, si evince che su 321 Comuni medio piccoli sono 100 mila i ragazzi in situazioni di abuso e di maltrattamenti. Una cifra scioccante”.

L’auspicio generale è che non si tratti di un punto di arrivo ma di partenza.

“Abbiamo di fronte una sfida  – ha detto l’assessore regionale Luca Barberini – partiamo da un’esperienza pilota con l’intenzione di esportarla anche in altri territori della regione, per questo accogliamo l’invito che ci è stato fatto di ulteriori contributi. Nei prossimi anni l’UE metterà a disposizione risorse per 3 milioni di euro. Dobbiamo saperli spendere bene”.

Importante anche il supporto alla realizzazione del progetto e alla sua esecuzione, fornito dal Consorzio Auriga.

“Soltanto tutti insieme – ha affermato la Presidente Liana Cicchi – possiamo rispondere ai bisogni dei minori. Ognuno nel suo ruolo e ognuno con le proprie competenze. La formazione ha permesso ai nostri educatori di acquisire i strumenti necessari per poter lavorare con i minori”.

Andrea Profidia