Fontivegge – Bellocchio: le proposte de “La Sinistra per Perugia”

1346
Digital image

Fontivegge – Bellocchio: le proposte de “La Sinistra per Perugia”. Dibattito organizzato dall’associazione culturale per discutere con i cittadini sul futuro del quartiere

   

La Sinistra per Perugia ha promosso un incontro con i cittadini sul tema:“Progetto Fontivegge – Bellocchio, osservazioni e proposte.” , che si è tenuto venerdì 9 febbraio presso la sala “Pietro Conti” della CGIL a Perugia.

Una assemblea che ha visto la partecipazione attiva e numerosa degli abitanti della zona interessata e della città, che sono intervenuti con suggerimenti e proposte varie.

Questa iniziativa si inserisce nell’attività della associazione che da tempo sta chiamando i cittadini di Perugia ad una riflessione e un dibattito sulla situazione di alcuni quartieri.

Oltre ai cittadini, sono intervenuti anche Stefano Vinti, “La Sinistra per Perugia”, Leonardo Caponi “Comitato Pro Bellocchio”, l’ingegner Fabio Ciuffini, urbanista, Wanda Scarpelli, CGIL Perugia e Primo Tenca, Presidente “Società Mutuo Soccorso Perugia”.

Vi è un forte malumore fra la popolazione  – ci tiene a precisa il coordinatore de “La Sinistra per Perugia”, Giuseppe Mattioli – riguardo i provvedimenti confusionari e contraddittori sul traffico, sulla ZTL, sui parcheggi messi tutti a pagamento, sul brutto progetto degli Arconi e, sopratutto, sul buco di bilancio. Infatti la cattiva amministrazione, come rilevato dalla Corte dei conti, ha portato la Giunta a decidere di vendere immobili e terreni, le quote del Minimetrò e aumentare del 10% la Tari e l’acqua. Il progetto per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie delle città, elaborato dalla Giunta comunale di Perugia, prevede un intervento economico di grande rilevanza, di circa 36 milioni di euro, di cui 16,5 milioni a carico dei privati. Le risorse pubbliche, prevalentemente, sono nazionali e della Regione. Un intervento complessivo che  si rende necessario a fronte del grave degrado sociale della zona, frutto anche di una politica urbanistica sbagliata non rispondente alle esigenze e ai bisogni della città e del suo territorio. Partendo dall’idea che Fontivegge è un’area cruciale per Perugia, ogni intervento non può che interessare la città nel suo complesso”.

La Sinistra per Perugia ritiene il progetto Fontivegge – Bellocchio assolutamente approssimativo, parziale, con una sommatoria di idee, e non riesce a fare esprimere il progetto strategico complessivo. Pertanto si caratterizza per una serie di interventi, alcuni dei quali condivisibili, ma scollegati, incoerenti, non integrati con l’intera città. Anzi alcuni progetti andrebbero, invece, realizzati nel centro città.

“Squilibrata – continua Mattioli – perché l’offerta di servizi rispetto a quella abitativa è eccessiva; sconnessa, perché il quartiere è diviso in due dalla stazione ferroviaria senza collegamenti reciproci; incompleta perché tutta l’opera dell’architetto Rossi è palesemente incompiuta. La viabilità resta uno dei nodi centrali da risolvere, modificando radicalmente i flussi del traffico, liberando via Mario Angeloni e il sottopassaggio del Broletto, collegando la zona a monte e a valle della stazione. Inoltre è da ripensare radicalmente il piazzale antistante la stazione medesima, offrendo nuovi posti macchina, anche in considerazione che, con l’attivazione del Freccia-rossa, Perugia – Milano-Torino, Fontivegge torna a riassumere il ruolo di porta di Perugia per il Nord e l’Europa”.

“Inoltre il piano si evidenzia – conclude il coordinatore de “La Sinistra per Perugia” –  prevalentemente, per il suo carattere urbanistico ed edilizio, e trascura l’esigenza primaria di realizzare spazi pubblici che possano favorire l’integrazione, le relazioni sociali e culturali, come un nuovo “Centro Sociale per il quartiere.”Si deve tenere presente che la zona è già interessata da un investimento di riqualificazione edilizia in via Cortonese, con altre e nuove cubature per abitazioni nell’area dell’ex tabacchificio. Questi nuovi appartamenti vengono realizzati in una città che già soffre di invenduto e di sfitto”.

La Sinistra per Perugia ha promosso l’incontro pubblico perché avverte la necessità di coinvolgere la cittadinanza anche a fronte di una partecipazione solo formale messa in atto dalla Giunta comunale, in maniera frettolosa, parziale e unidirezionale, impedendo ai cittadini una interlocuzione vera e sopratutto la possibilità di modificare, almeno segmenti, del piano complessivo. Inoltre, la Sinistra per Perugia sollecita le varie forze della sinistra cittadina a riprendere l’iniziativa politica e culturale, al fine di mettere a punto una nuova idea della città.