De Rebotti: “Condizioni ormai insostenibili per gli utenti”
(AUN) – Perugia, 2 dicembre 2025 – L’assessorato ai Trasporti della Regione Umbria ha inviato una richiesta ufficiale di incontro urgente al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, onorevole Matteo Salvini, all’amministratore delegato di Rete Ferroviaria Italiana S.p.A., ingegner Aldo Isi, e all’amministratore delegato di Trenitalia, ingegner Gianpiero Strisciuglio, per discutere delle gravi problematiche che affliggono il sistema di trasporto ferroviario regionale.
La richiesta nasce a seguito dei pesanti disagi verificatisi ieri, lunedì primo dicembre, sulle linee ferroviarie che collegano l’Umbria alla Capitale. Durante la giornata, i ritardi dei treni si sono protratti fino al pomeriggio, culminando con un guasto alla linea che ha costretto tutti i treni umbri a essere deviati sulla linea lenta. Particolarmente significativo è stato il caso del Treno 4514 Roma-Foligno, che, dopo essere quasi giunto alla stazione di Orte, è stato riportato alla stazione Tiburtina, accumulando un ritardo di oltre tre ore. L’intera giornata è stata caratterizzata da caos e disagi che hanno messo a dura prova i pendolari.
Nella richiesta l’assessore Francesco De Rebotti ha sottolineato come le condizioni attuali del trasporto ferroviario siano ormai insostenibili per gli utenti. “Pur riconoscendo che la situazione è influenzata dalle responsabilità in capo a diversi soggetti e dai lavori in corso nei cantieri finanziati con il Pnrr – sottolinea infatti la Pec inviata dall’assessorato – Regione Umbria ritiene che il problema non possa essere considerato transitorio o irrilevante. La saturazione della linea direttissima, già nota da tempo, ha subito un’accelerazione che ha portato a una netta prevalenza dei servizi a mercato rispetto a quelli regionali e del servizio universale”.
Durante gli incontri sul catalogo 2027, è emerso che i treni regionali e Intercity avranno complessivamente una sola traccia oraria, rispetto alle quattro tracce disponibili prima dell’avvio dei cantieri Pnrr. Questa scelta sta isolando ulteriormente l’Umbria, che già soffre per la mancanza di servizi di Alta Velocità, rendendo ancora più difficile la mobilità dei pendolari e il collegamento con il resto del Paese.
La Regione Umbria ha inoltre evidenziato come le soluzioni parziali proposte durante gli incontri istituzionali per alleviare i disagi degli utenti siano state sistematicamente ostacolate. Un esempio emblematico è rappresentato dalla sperimentazione dei servizi duplex, sostenuta da Rfi ma esclusa da Trenitalia.
“È evidente la necessità – è stato infine scritto – di una regia più elevata per affrontare questa delicatissima fase e garantire una svolta decisiva verso il miglioramento dei servizi per le fasce più deboli della cittadinanza e per la ricentralizzazione delle aree interne, come l’Umbria, che rappresentano un potenziale mercato pendolare alternativo all’urbanizzazione nei grandi centri abitativi”.
La Regione Umbria ha richiesto che partecipi all’incontro anche una delegazione dei Sindaci dei Comuni maggiormente interessati dai disagi e dalla presenza di pendolari. L’obiettivo è quello di individuare soluzioni concrete e condivise per garantire un servizio ferroviario efficiente e dignitoso per tutti i cittadini.



























