Perugia conferisce la cittadinanza onoraria a Mirella Alloisio nel giorno del suo centenario

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Nella suggestiva cornice della Sala dei Notari di Palazzo dei Priori, la città di Perugia ha conferito oggi la cittadinanza onoraria a Mirella Alloisio, partigiana, scrittrice e testimone dei valori di libertà, democrazia e pace, nel giorno del suo centesimo compleanno.

Alla cerimonia hanno preso parte la sindaca di Perugia Vittoria Ferdinandi e la sindaca di Genova Silvia Salis, unite in un simbolico abbraccio tra le due città nel nome della Resistenza e della pace, la presidente del Consiglio Comunale Elena Raffa, i vice presidenti del consiglio comunale, Edoardo Gentili e Simone Cenci.  

La cerimonia in Sala dei Notari

In una sala dei Notari gremita di cittadini, autorità civili e militari, giovani, con la presenza della Presidente della Regione Stefania Proietti, del  Presidente della Provincia, Massimiliano Presciutti, dei consiglieri comunali e regionali, della giunta comunale, la cerimonia è stata aperta dalla presidente del Consiglio comunale Elena Ranfa, che ha coordinato gli interventi, sottolineando l’unità del Consiglio in questo gesto “di gratitudine e riconoscenza verso una donna che rappresenta la memoria viva della libertà”.

Il vicepresidente del Consiglio comunale Edoardo Gentili, nel suo intervento, ha parlato di “un atto alto e simbolico per la vita istituzionale della città”, definendo la cittadinanza onoraria “una carezza simbolica che Perugia rivolge a Mirella, un gesto di gratitudine per averci insegnato che la libertà è un dovere che non si spegne mai”.

Simone Pampanelli, segretario della Camera del Lavoro CGIL, ha ricordato il legame tra Mirella e la storia del sindacato: “Come il suo compagno Francesco Alunni Pierucci, primo segretario della Camera del Lavoro di Perugia nell’Italia liberata, Mirella è stata ed è un punto di riferimento per chi crede nella giustizia e nella solidarietà”.

Sara Pasquino, presidente dell’Unione Donne Italiane (UDI), ha consegnato a Mirella una targa a nome dell’Udi nazionale, ricordando come “le partigiane come lei furono protagoniste di una pratica sovversiva del sistema patriarcale, aprendo la strada alla libertà femminile e all’emancipazione”. Ha concluso il suo intervento leggendo versi di Chiara Colica dedicati alla libertà e alla gratitudine verso le donne della Resistenza.

Mari Franceschini, presidente provinciale e vicepresidente nazionale dell’ANPI, ha sottolineato come “Mirella abbia saputo incarnare nel suo cammino i valori della Resistenza e della Costituzione”, ricordando che “la partecipazione e l’integrità sono il motore della Repubblica e del suo progetto democratico nato dalla Resistenza”. Ha invitato le nuove generazioni a “indignarsi, partecipare e lottare giorno dopo giorno, perché la liberazione non è nella meta, ma nell’essere in cammino”.

E’ intervenuto Massimo Bisca, presidente dell’ANPI provinciale di Genova, che ha consegnato a Mirella una targa e un fazzoletto della brigata Antonio Gramsci, ricordando “il coraggio delle donne che hanno scelto di battersi per la libertà e la pace, ma anche per la dignità e la giustizia sociale”.

La sindaca di Genova Silvia Salis ha reso omaggio a Mirella con parole intense: “Avevi 17 anni quando la storia ti ha chiesto di scegliere se rischiare la vita o voltarti dall’altra parte. Hai scelto di rischiare la vita, per liberare la tua città e il tuo Paese”.
Salis ha ricordato il gesto eroico con cui Mirella, giovanissima, contribuì alla liberazione del porto di Genova, sottraendo e consegnando ai partigiani le mappe delle mine tedesche. “Oggi – ha aggiunto – se anche nel nostro Paese qualcuno può permettersi di esprimere nostalgie autoritarie, è perché donne come te hanno reso possibile una democrazia che non arretra. La nostra responsabilità è difenderla, ogni giorno, con coraggio e dignità”.

L’intervento della Sindaca Ferdinandi

Nel suo intervento conclusivo, la sindaca di Perugia Vittoria Ferdinandi ha reso omaggio alla vita di Mirella Alloisio, definendola “una donna che con la sua voce e le sue azioni ha saputo custodire l’essenza più alta della libertà, della democrazia e della pace”.
“Il conferimento della cittadinanza onoraria – ha detto – non è solo un ringraziamento, ma una promessa: quella di custodire e rinnovare ogni giorno i valori che Mirella ha testimoniato con la sua vita. Valori che costituiscono la radice stessa della nostra democrazia”.

Ferdinandi ha poi rivolto un pensiero al legame tra Genova e Perugia, unite dal simbolo del Grifo: “Due città che condividono la stessa forza, la stessa fierezza e lo stesso spirito di libertà. In questo simbolo si riflette anche la vita di Mirella, che ha saputo unire la forza del leone e lo sguardo alto dell’aquila”.

La sindaca ha infine ricordato “i mille no delle donne, la resistenza silenziosa ma tenace che continua ancora oggi a difendere la libertà e la dignità di tutti”, concludendo:

“Cara Mirella, oggi Perugia ti accoglie come cittadina onoraria, come testimone di libertà, voce di democrazia e costruttrice di pace. Da oggi la tua storia entra nella storia della nostra città.”

Gli studenti e le studentesse 

Sono intervenuti anche una delegazione di studenti delle classi IV e IV  scuola primaria  Leone Antolini di Ponte Valleceppi che hanno consegnato a Mirella una lettera leggendola in sala. 

Cara Mirella,

l’anno scorso, pochi giorni prima del 25 aprile, sei venuta nella nostra scuola por raccontarci la tua storia.

Avevamo tante domande da farti: non era curiositá, ma voglia di comprendere e di approfondire.

Prima che tu arrivassi  abbiamo letto documenti, libri, poesie, visto documentari e film, ne abbiamo parlato e discusso tra noi, con Nando Tagliacozzo della Comunità Ebraica di Roma, con le maestre e con i nostri genitori, ma conoscerti ed ascoltarti è stato il modo migliore per renderci conto che tutto quello che avevamo appreso tu lo avevi vissuto, che quello ” era veramente stato.”

Hai risposto alle nostre domande con chiarezza  e semplicità, ma quello che più ci ha colpito sono state le tue raccomandazioni

“non siate mai indifferenti, ribellatevi se ce ne è bisogno, lavorate sempre per la pace”.

Oggi non siamo tutti presenti, ma a nome di tutti e tutte, vogliamo augurarti buon compleanno e soprattutto ringraziarti per il tuo coraggio e per aver lottato per la libertà e la democrazia del nostro Paese.

Barma – Floran – Francesco Gabriele, Elena Gula, Sivia. Dovid, Matteo- Alessandro- Nicco Oya. Noemi Raphiel.

Emar. Manuel. Alessio- Lucresia. Anno- Emma_ Alessia. Omar. Aler-Ikhrystyna- Patrizia – Molah – Die no- Mochios-Sara

Grulia Onina – Eliona- Perenso- jiale- Maria – Emily y- Chiara- Valerio -Preste wirmere – Filipo- Osia – Edin .

Le parole di Mirella Alloisio

Visibilmente commossa, Mirella Alloisio ha preso la parola per ringraziare la città:

“Beh, io non so come ringraziarvi… ma al di là di ogni previsione… chi sono io?
Quello che mi gratifica è sapere che sono cittadina perugina e accolta con affetto dalla città e dal mondo femminile.
Questo mi gratifica molto e cercherò, per quello che mi rimane da vivere, di fare per la città, di dedicare alla città, ai cittadini e in particolare alle cittadine, quello che io posso dare del mio impegno politico e culturale. Grazie infinite.”

Chi è Mirella Alloisio

Nata a Sestri Ponente (Genova) l’11 novembre 1925, Mirella Alloisio ha partecipato giovanissima alla Resistenza, assumendo i nomi di battaglia OlgaMarika e Rossella e collaborando con il Comitato di Liberazione Nazionale della Liguria.
Per il suo impegno le è stata conferita la Croce di Guerra al Valor Militare.
Trasferitasi a Perugia negli anni Cinquanta, è stata assessora provinciale alla Pubblica Istruzione, insegnante, militante socialista e dirigente dell’UDI.
Autrice di saggi e testimonianze sulla memoria della Resistenza – tra cui Mille volte noVolontarie della libertà e Inseguendo un sogno – è oggi presidente onoraria dell’ANPI di Perugia.
Nel 2021 è stata iscritta all’Albo d’Oro della città di Perugia.