Vaccini e inadempienti nelle scuole: “Rappresenteremo il problema al governo”

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Vaccini e inadempienti nelle scuole: “Rappresenteremo il problema al governo”. Lo ha affermato l’assessore regionale alla Salute, Coesione sociale e Welfare, Luca Barberini

“Senza arretrare di un passo sulla netta volontà di riaffermare l’utilità dei vaccini, sulla cui efficacia non abbiamo dubbi, la Giunta regionale si impegna a rappresentare al Governo la situazione della presenza nelle scuole di bambini per i quali non è stato avviato l’iter di vaccinazione,  al fine di trovare una soluzione che tenga insieme l’esigenza dell’avvio del programma di  vaccinazione, con la conclusione dell’anno scolastico da parte dei bimbi stessi”.

   

Lo ha affermato l’assessore regionale alla Salute, Coesione sociale e Welfare, Luca Barberini, commentando la mozione approvata oggi in Consiglio regionale, con la quale si chiedeva

“l’impegno della Giunta regionale affinché tutti i minori (0-4 anni) non in regola con le vaccinazioni, ma regolarmente iscritti e accettati presso asili nido e scuole dell’infanzia, possano portare a termine l’anno scolastico 2017/18 senza interruzione della continuità educativa”.

“Assolvere all’obbligo vaccinale – ha detto l’assessore Barberini – è un atto di responsabilità non solo verso i più piccoli, ma verso tutta la comunità e, in particolare, verso quelle persone che, per patologie gravi, non si possono vaccinare. Siamo convinti e molto soddisfatti delle azioni messe in campo come Regione in collaborazione con le Aziende sanitarie, che hanno collocato l’Umbria tra le prime regioni per le coperture vaccinali obbligatorie nei bambini. Nella nostra regione – ha aggiunto –  è stata ampiamente superata la soglia di ‘sicurezza’ del 95 per cento, che assicura la cosiddetta immunità di gregge la quale, nel caso di alcune patologie, riduce notevolmente la circolazione degli agenti infettanti e quindi la diffusione di malattie pericolose e nuovi focolai. Questo risultato è stato possibile grazie all’impegno messo in campo dagli operatori che hanno garantito, da un lato la consegna a domicilio dei certificati vaccinali, dall’altro hanno messo in atto una comunicazione efficace che ha fatto aumentare il numero dei vaccinati che, soprattutto per il morbillo, è cresciuto di diversi punti percentuali”.

Rispetto ai cosiddetti inadempienti, cioè i bimbi per i quali ad oggi non è stato avviato l’iter vaccinale, Barberini ha precisato che

“il problema è disciplinato a livello nazionale e in materia le Regioni non hanno nessuna potestà legislativa. Abbiamo però recepito lo spirito della mozione con la quale ci si chiede un intervento presso il Governo per far completare l’anno scolastico ai bambini. Su questo versante ci impegniamo, come fatto da altre regioni, ribadendo comunque in modo chiaro l’obbligatorietà dei vaccini”.