Terremoto: scende in campo la rete delle professioni tecniche dell’Umbria

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Parte da Spoleto il primo di una serie di eventi formativi rivolti ai professionisti impegnati nella ricostruzione post-sisma, (ingegneri, architetti, geometri, maanche agronomi e impiantisti) organizzato dal Collegio dei geometri e geometri laureati della provincia di Perugia e dalla Rete delle professioni tecniche (Rpt) dell’Umbria, con la partecipazione di Ufficio speciale per la ricostruzione (Usr) e Ufficio vigilanza e controllo sulle costruzioni della Regione Umbria. Giovedì 3 agosto il Chiostro di san Nicolò ha ospitato la mattina un incontro volto a illustrare la piattaforma informatica Mude (per la presentazione on-line delle domande di contributo per le pratiche inerenti ai danni lievi e pesanti provocati dal sisma del 2016) mentre il pomeriggio un altro momento di approfondimento sul portale ‘Umbria – Sis’ (per la presentazione telematica dei progetti per le costruzioni in zona sismica).

“Noi professionisti – ha spiegato Enzo Tonzani, presidente del Collegio dei geometri della provincia di Perugia – vogliamo lavorare all’unisono con le strutture pubbliche per applicare in maniera corretta le normative imposte nella fase della ricostruzione. Per questo chiediamo con insistenza confronti normativi con le istituzioni pubbliche (Regione, Comuni) affinché la norma da applicare e le procedure per definire la progettazione, necessaria per dare inizio ai lavori di ricostruzione, proceda in modo corretto e speditivo. Siamo coscienti che i lavori della ricostruzione saranno un ottimo volano per la ripresa della nostra economia. Ci sono tante difficoltà ma ce la stiamo mettendo tutta, come abbiamo sempre fatto fin dalle fasi di emergenza”.

“Girando per strada – ha dichiarato Antonio Cappelletti, assessore edilizia e urbanistica del Comune di Spoleto – sento chiedermi quando comincia la ricostruzione. La Regione lamenta che i progetti non vengono presentati. Da qualche parte il problema c’è. Forse la farraginosità delle normative, forse le linee guida che ogni tanto vanno aggiunte a qualche ordinanza. Bisogna superare tutte queste difficoltà. Il tempo della ricostruzione ormai è arrivato, è passato un anno da quando è giunta la prima scossa e credo che tutti questi problemi e questioni vadano ricomposte con lo sforzo di tutti”.

“Serve una stretta sinergia fra gli ordini professionali – ha continuato Fabrizio Cardarelli, sindaco di Spoleto – e gli uffici della ricostruzione, ovviamente insieme alle amministrazioni comunali. Alcuni lavori potevano essere già predisposti, alcuni già fatti. Noi, come amministrazione comunale, non vediamo l’ora che si aprano i cantieri e soprattutto di riportare i cittadini nel nostro centro storico evacuato. Non posso che augurare un buon lavoro ai professionisti che si sono dati appuntamento oggi. Spero che questa riunione e le altre che seguiranno servano a far capire fino in fondo tutte le tematiche per far partire la ricostruzione con le certezze che servono e con l’efficacia e la tempistica che tutti quanti ci auguriamo”.

“Il primo step che il professionista deve affrontare – ha concluso Francesca Pazzaglia, dirigente del Servizio ricostruzione privata sisma 2016 dell’Usr dell’Umbria – è quello dell’accreditamento alla piattaforma unica digitale su cui depositare i progetti per la ricostruzione (ndr, Mude). Questa ha lo scopo di snellire e favorire la circolarità delle informazioni tra gli enti e i professionisti coinvolti. Dopo quello di oggi seguiranno altri incontri per lavorare in tandem, pubbliche amministrazioni e mondo delle professioni tecniche, al fine ultimo di far tornare la popolazione nelle proprie abitazioni e far riprendere le attività agli imprenditori”.