Terremoto, Gallinella: “Castelluccio? Raggiungerlo è un’Odissea”

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A due settimane di distanza, dietro sollecitazione di alcune rappresentanze locali di coltivatori di lenticchie e di pastori, il deputato 5Stelle Filippo Gallinella è tornato a visitare i luoghi colpiti dal sisma.

“Mentre il 7 maggio sono stato scortato dai preziosissimi Vigili del Fuoco per le strade ancora interdette al traffico veicolare, questa volta ho attraversato la Salaria, l’unica strada che, ad oggi, si può percorrere: da Norcia a Castelluccio, è praticamente un’odissea”

– commenta il parlamentare, che aggiunge:

“Per chi deve spostarsi ogni giorno per lavoro, sono oltre 90 Km di peripezie lungo un panorama spettrale: Grisciano, Accumuli, Pescara del Tronto e Arquata del Tronto. In tutto, circa un’ora e mezza di viaggio in auto. Tempi che si dilatano di sei ore se si utilizzano i trattori”

– afferma Gallinella.

“A tale proposito, sono ancora molte le domande che attendono risposta: tra un mese circa occorre trebbiare le lenticchie e raccogliere il fieno. Come faranno i coltivatori a movimentare i mezzi agricoli? Come mai non sono stati installati i moduli abitativi prefabbricati rurali emergenziali a Castelluccio, almeno per chi deve svolgere l’attività agricola? Come mai la sistemazione della mulattiera per Campi si è fermata? Inoltre, l’ente Parco dei Sibillini vuole o non vuole aiutare a conservare un turismo ormai storico? Ai locali sembra che si stiano mettendo i bastoni fra le ruote. Come sostiene, ad esempio, Valentina il cui timore è che Castelluccio possa trasformarsi in ‘colonia turistica’, perdendo così la sua identità territoriale. O come Vincenzo, preoccupato che i giovani che stavano investendo in attività commerciali, decidano di andarsene definitivamente. Le incognite sono ancora troppe per un ritorno alla normalità, che rischiano di logorare la resistenza di chi oggi vuole rimanere a vivere in quei luoghi. Cercherò – conclude Gallinella – di sollecitare le istituzioni affinché trovino soluzioni rapide alle problematiche degli abitanti di queste zone. Risposte che, purtroppo, continuano ancora a tardare”.