Sovrappeso e obesità infantile: in Umbria ne soffre un bambino su quattro

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Sovrappeso e obesità infantile: in Umbria ne soffre un bambino su quattro. Dati leggermente sotto la soglia nazionale, ma è in aumento la sedentarietà

   

Il sovrappeso e l’obesità infantile costituiscono un problema di sanità pubblica a livello mondiale e rappresentano un fattore di rischio centrale nell’insorgenza di patologie tipiche dell’età adulta.

Sono da attribuire a molteplici fattori, sia genetici che ambientali e, se presenti in età pediatrica, si associano in età adulta ad un conseguente incremento di alcune malattie cronico – degenerative importanti, tra le quali: cardiopatie, ictus, diabete di tipo 2, cancro, problemi ortopedici e muscolo-scheletrici e disordini psicologici.

Un’alimentazione non equilibrata nei primi anni di vita, oltre a causare un aumento di volume delle cellule adipose (ipertrofia), determina anche un aumento del loro numero (iperplasia).

Da adulti si avrà pertanto una maggiore predisposizione all’obesità e una difficoltà a scendere di peso, o a mantenerlo nei limiti, in quanto sarà possibile ridurre le dimensioni delle cellule, ma non sarà possibile eliminarle.

Dall’ultima rilevazione di OKKIO ALLA SALUTE 2016 (Sistema di Sorveglianza Nazionale sullo stato ponderale e i comportamenti a rischio dei bambini) si evince che l’Umbria presenta un tasso di obesità e sovrappeso infantile pari al 29,6% (di cui 20,4% sono bambini in sovrappeso e 9,2% sono obesi).

In base a questo dato la nostra regione si colloca appena sotto al valore nazionale che è del 30,6%.

Già dalla rilevazione di OKKIO ALLA SALUTE del 2014, si è tenuto conto dei dati raccolti ai fini della stesura del PRP (Piano Regionale Prevenzione) dove sono stati inseriti una serie di programmi e progetti che hanno come obiettivo quello di migliorare gli stili di vita dei bambini.

Nel Piano Nazionale della Prevenzione (PNP) 2014-2018, per la prevenzione delle malattie croniche non trasmissibili, si è puntato a raggiungimento dei seguenti obiettivi:

  • aumento del 25% dei bambini in allattamento materno esclusivo fino al sesto mese (180 giorni di vita)
  • incremento del 15% della prevalenza di bambini di 8-9 anni che consumano almeno 2 volte al giorno frutta e/o verdura
  • riduzione del 30% della prevalenza di soggetti di 3 anni e più che non prestano attenzione alla quantità di sale e/o al consumo di cibi salati.

Tra i fattori di rischio che vengono indicati in letteratura come potenzialmente associati al futuro stato ponderale del bambino troviamo, ad esempio, l’allattamento al seno che influenza in modo importante la prevalenza di obesità.

I bambini allattati al seno oltre i 6 mesi hanno un rischio di sovrappeso e obesità in età adulta inferiore rispetto a chi è stato allattato al seno per meno di un mese.

E’ altrettanto importante dire che ciò che conta in maniera significativa per la predisposizione al sovrappeso/obesità è la dieta ad alto contenuto di grassi e ad elevato contenuto calorico durante il periodo dell’infanzia. Nella nostra regione c’è una grande diffusione, fra i bambini, di abitudini alimentari non equilibrate nell’arco della giornata in termini di grassi, proteine e zuccheri che non favoriscono quindi una crescita armonica e sono fortemente predisponenti all’aumento di peso.

Sempre dallo studio di OKKIO ALLA SALUTE 2016 emerge un altro dato che riguarda l’inattività fisica dei bambini umbri: 1 bambino su 4 risulta fisicamente inattivo e il 45% trascorre più di 2 ore al giorno davanti al televisore, videogiochi, tablet e cellulare.

Sovrappeso e obesità infantile toccano tematiche complesse come l’educazione alimentare, l’incentivare e il motivare il bambino alla pratica di un’attività motoria, l’importanza di un supporto psicologico individuale e familiare, con estrema attenzione alle dinamiche sociali circostanti.

Queste ultime sono importanti in quanto spesso il sovrappeso è associato a fattori discriminanti che si manifestano nel bambino in una concreta solitudine emotiva e fisica, nonché a disturbi psichici, basso rendimento scolastico e mancanza di autostima.

In Umbria, presso il Centro Polispecialistico Delta Implants, è allo studio un polo di riferimento per l’obesità infantile.

Dove sarà possibile effettuare, in un unico accesso, un percorso di primo livello che comprende le analisi di laboratorio, la visita pediatrica e la visita nutrizionale.

Se saranno necessarie ulteriori indagini il bambino potrà accedere ad un percorso di secondo livello che comprende una visita cardiologica pediatrica, un’ecografia addome completo, una valutazione psicologica individuale e familiare ed infine una visita ortopedica. Inoltre i bambini verranno indirizzati ad un esperto di motoria per una valutazione globale dello stato fisico, con lo scopo di educare il bambino ad uno stile di vita attivo attraverso una ginnastica mirata.

Dr.ssa Federica Rondoni