Associazioni e sanitari lanciano l’allarme: “In Umbria troppo tempo per diagnosticare i tumori”

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A Foligno si è tenuta una tavola rotonda, organizzata dalla rete Insieme Umbria contro il Cancro, per discutere sui preoccupanti segnali che arrivano dal fronte ospedaliero dell’anatomia patologica. Il Prof. Sidoni e i colleghi Cartaginese e  Giannico in coro : “Il nostro un ruolo centrale ma poco conosciuto. In difficoltà con personale e strumentazioni”

   

Nel corso della giornata mondiale contro il cancro dall’Umbria si è alzato un vero e proprio grido d’allarme, circa i tempi e la qualità delle diagnosi tumorali. La rete di associazioni Insieme Umbria contro il Cancro ha raccolto i segnali preoccupanti che sono arrivati negli ultimi mesi dal fronte ospedaliero, in materia di anatomia patologica e ha deciso di organizzare una tavola rotonda per discuterne e dare concreta visibilità al problema. L’incontro si è tenuto nella mattina di sabato 4 febbraio presso la ‘Sala Rossa’ di Palazzo Trinci a Foligno.

Giorgetta Paioncini, Presidente di Donne Insieme di Foligno e parte della rete, ha dato inizio ai lavori sottolineando quanto la forza di un percorso condiviso tra le associazioni di volontariato, porti al raggiungimento di importanti e strategici obiettivi come la stessa tavola rotonda.

“Ci siamo rivolti alle associazioni – ha dichiarato il Prof. Angelo Sidoni, Direttore del reparto di Anatomia e Istologia Patologica dell’ospedale di Perugia – vista la presenza costante del problema e il suo continuo aggravamento. Da parte nostra c’è la necessità di uscire allo scoperto perché siamo una realtà che rimane sempre dietro le quinte. E’ giusto chiarire che nel percorso diagnostico di un tumore noi rappresentiamo un elemento insostituibile. Poi abbiamo chiesto una vera e propria mano alle associazioni: aiutateci a trovare risorse, perché è necessario garantire un turnover rispetto ai colleghi che stanno andando in pensione e acquisire nuove figure professionali, che la complessità della lotta ai tumori ha reso indispensabili. Infine le tecnologie. Nella nostra regione e in particolare nella mia struttura di Perugia, che rappresenta un riferimento, non abbiamo importantissime strumentazioni di biologia molecolare, che servono per completare adeguatamente il referto. Un documento utilissimo al paziente per scegliere il miglior trattamento possibile. Si parla molto di medicina di precisione ma nel nostro caso rischia di essere vana senza il necessario supporto ad un’anatomia patologica di precisione”.

Sulla stessa lunghezza d’onda del collega perugino, il Dr. Fabio Cartaginese, referente medico Anatomia Patologica USL Umbria 1 Città di Castello e la Dr.ssa Angela Giannico, facente funzione direttrice Anatomia Patologica USL Umbria 2 Foligno.

L’incontro di Palazzo Trinci  ha rappresentato il primo focus di tre incontri che la rete Insieme Umbria contro il Cancro ha deciso di organizzare nel 2023, per affrontare i temi caldi in materia di malattie oncologiche.

“Reputiamo – ha precisato Cristina Gugnoni referente per la rete delle associazioni – che quello dell’anatomia patologica sia un ambito assolutamente silente e invisibile, purtroppo. Quando invece è uno degli aspetti più importanti  per conoscere il nome e il cognome del proprio tumore e le cure a cui si dovrà essere sottoposti. Nel post pandemia la nostra sanità regionale sta arrancando circa i tempi d’attesa dell’anatomia patologica”.

“La conoscenza del tumore di cui si è affetti – ha aggiunto Federico Cenci, Presidente della Fondazione Avanti Tutta – merita una grande attenzione e le necessarie professionalità, unite a strumenti adeguati, per essere garantita dal nostro sistema sanitario. Ora è necessario impostare il dialogo tra tutte le componenti secondo il principio della convivialità delle differenze”.

Sentito anche l’appello di Giuseppe Caforio, Presidente di AUCC. che ha sottolineato e invitato tutti a concentrare le risorse materiali e professionali, prima che sia troppo tardi.

La tavola rotonda è stata coordinata dalla Dr.ssa Maria Gigliola Rosignoli, che a lungo ha ricoperto ruoli dirigenziali all’interno del sistema sanitario regionale umbro e oggi è la  Direttrice Sanitaria Centrale Istituti Clinici Maugeri in Lombardia.

“Questa è una giornata importante – ha sottolineato la stessa Rosignoli – perché vediamo finalmente le associazioni unite e il loro stare insieme è un segnale di grande forza. Non c’è la voglia di mettersi in contrasto con il sistema sanitario regionale, ma c’è la necessità di alzare un grido di dolore rispetto ad una situazione, che dopo il covid, vede dei percorsi sanitari in forte sofferenza. Nel corso della mattinata si è registrato l’intervento dell’Assessore alla Sanità della Regione Umbria, Luca Coletto.

Presenti tutte le quattordici associazioni che compongono la rete Insieme Umbria contro il Cancro e per l’occasione anche il Comitato per la Vita Daniele Chianelli, che insieme a AGD Umbria , ANED, FAND, Il Cammino, hanno intrapreso un percorso di collaborazione con la rete.