Semine autunnali: Mpr punta a qualità delle produzioni

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Semine autunnali: Mpr punta a qualità delle produzioni. A Perugia un incontro con gli agricoltori per parlare del panorama cerealicolo in Umbria

   

Come ogni anno in questo periodo, in occasione delle semine autunnali, la Molini popolari riuniti (Mpr) ha dato appuntamento ad agricoltori soci produttori per informali su qual è il panorama del settore cerealicolo in Umbria e quali sono le linee di azione della cooperativa in questo contesto.

All’incontro, che si è svolto a Perugia e ha permesso la presentazione dei contratti di coltivazione di cui l’azienda cooperativa si avvale, hanno partecipato Dino Ricci e Stefano Conigli, presidente e responsabile dei mezzi tecnici di Mpr, Giovanni Laffi, direttore di Conase, e il professor Angelo Frascarelli che ha presentato le linee guida per il dopo Pac (politica agricola comune) 2020.

“La Mpr in questi anni – ha spiegato Ricci – ha investito significativamente nei processi di trasformazione sia nella mangimistica sia, recentemente, nella molitoria. L’obiettivo è quello di utilizzare al meglio i nostri impianti per consentire agli imprenditori agricoli di realizzare e valorizzare le loro produzioni. Il senso di questi incontri è quello di cercare di qualificare sempre più le produzioni agricole nel comparto cerealicolo”.

“Siamo una cooperativa – ha aggiunto Ricci – e riserviamo i contratti esclusivamente ai soci che impongono il rispetto di un disciplinare perché questa è la condizione che permette di realizzare qualità e, di conseguenza, di poter valorizzare le produzioni in termini economici”.

A permettere di allargare lo sguardo rispetto alla situazione dell’agricoltura in chiave europea il professor Frascarelli che ha illustrato il panorama che si sta delineando per il dopo Pac 2020.

“Per gli agricoltori la Pac è molto importante – ha spiegato Frascarelli –, supera il 31 per cento del reddito, quindi sapere quali saranno i sostegni all’agricoltura da parte dell’Unione europea dopo il 2020 è necessario. C’è un dibattito a Bruxelles già avviato da un anno e mezzo e si evincono alcune linee guida abbastanza chiare. Il futuro sarà per un’agricoltura e un sostegno sempre più orientato all’ambiente con due temi nuovi: creare più occupazione e produrre più cibi di qualità”.

“I Molini popolari riuniti – ha aggiunto Frascarelli – hanno sposato da anni la proposta di offrire agli agricoltori contratti di filiera, questa è la direzione giusta”.

“La nostra azienda – ha aggiunto Conigli – è una tra le poche che nella filiera del frumento tenero riesce ad avere una catena completa. Partiamo da semina, crescita e coltivazione e poi siamo in grado di fare stoccaggio differenziato con in nostri 14 punti di ritiro e la macinazione di circa 700-800 quintali giornalieri”.