Riparto il fondo sanitario nazionale: l’Umbria ci guadagna circa 7,5 milioni di euro

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Riparto il fondo sanitario nazionale: l’Umbria ci guadagna circa 7,5 milioni di euro. Per il 2018 è stato assegnato alla nostra regione oltre 1.647 milioni di euro

“Il riparto del Fondo sanitario nazionale ha assegnato all’Umbria oltre 1 miliardo 647 milioni di euro per il 2018, circa 7,5 milioni di euro in più rispetto al 2017, un incremento significativo dovuto alla capacità di mantenere i conti in equilibrio, di garantire tutti i livelli essenziali di assistenza e di assicurare servizi e prestazioni di qualità”.

   

Lo rendono noto la Presidente della Regione Umbria e l’Assessore regionale alla Salute, alla Coesione sociale e al Welfare, a seguito della riunione della Conferenza delle Regioni, che si è svolta a Roma il  14 e il 15 febbraio, nel corso della quale è stato raggiunto all’unanimità l’accordo sul riparto del Fondo sanitario 2018, che complessivamente mette a disposizione 110,1 miliardi di euro, circa un miliardo in più rispetto al 2017.

“Si tratta di un grande risultato per la nostra Regione – sottolinea l’Assessore alla Salute, alla Coesione sociale e al Welfare – che consentirà di potenziare il servizio sanitario regionale, di portare avanti la programmazione definita, di sviluppare ulteriormente le cure primarie e le prestazioni al livello territoriale per realizzare una sanità sempre più vicina ai bisogni di salute dei cittadini. Il positivo accordo raggiunto è frutto di un’attenzione sempre maggiore ai temi della sanità, con più risorse messe a disposizione dal Governo in continuità con quanto fatto negli ultimi anni, oltre che dell’elevata qualità del sistema sanitario umbro. L’Umbria, infatti, da anni è Regione benchmark ai fini della determinazione dei risultati”.

“Per il terzo anno consecutivo – conclude l’Assessore – le Regioni hanno raggiunto un accordo entro il mese di febbraio, fatto non secondario perché consentirà alle stesse di poter contare sulla certezza delle risorse assegnate, permettendo alle Aziende sanitarie di poter attuare un’adeguata programmazione economico-finanziaria”.