Progetto Cuore: inaugurata la colonnina salvavita nel quartiere di Case Bruciate a Perugia

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Il Progetto Cuore prosegue senza soste. Questa mattina a Case Bruciate, a fianco della Parafarmacia, è stata inaugurata la 17^ colonnina salvavita, dotata di defibrillatore semiautomatico. Aprendo l’incontro, il delegato per il Progetto Cuore Carmine Camicia ha voluto ringraziare tutti coloro che sostengono il progetto dalle Istituzioni ai semplici cittadini.

A Case Bruciate – ha ricordato il consigliere – la parafarmacia rappresenta l’unico presidio sanitario della zona. Per questo si è deciso di ubicare proprio qui il defibrillatore, “per farci trovare pronti a rispondere in caso di arresto cardiaco.

Ricordando il dramma di sabato scorso allo stadio Curi, Camicia ha confermato che il fenomeno delle morti per arresto cardiaco rappresenta ancora oggi una criticità. Ne è conferma il fatto che nell’ultimo anno a Perugia per questa patologia sono decedute ben 400 persone. Tuttavia il progetto cuore e le colonnine salvavita possono essere decisive. Non a caso già in diverse occasioni, nei mesi scorsi, hanno contribuito a salvare vite umane. Camicia ha sottolineato che l’Amministrazione comunale crede molto nel progetto cuore per due ragioni: innanzitutto perché il defibrillatore può fare la differenza tra la vita e la morte. In secondo luogo e soprattutto perché c’è la volontà di continuare a formare i cosiddetti “angeli del cuore”, ossia cittadini che, adeguatamente preparati, siano in grado di prestare i primi soccorsi ai malati, coadiuvando i sanitari fino al loro arrivo.

Oggi a Perugia sono già state formate circa 500 persone e tante altre lo saranno ancora; il 14 ottobre, infatti, grazie alla collaborazione con la curia e la parrocchia di Case Bruciate partirà un nuovo corso di formazione.

L’assessore Edi Cicchi ha sottolineato che si tratta di un progetto importante che guarda a tutto tondo all’interno della nostra città. Non a caso i corsi di formazione possono essere frequentati da tutti, al fine di creare persone in grado di aiutare chi sta male.

Insomma il Progetto Cuore è un progetto che sta diventando nel tempo un punto fondamentale dei servizi che la nostra città offre alle persone. Nel contempo la formazione consente di raggiungere anche un altro risultato, quello della condivisione e della creazione del senso di comunità. Dello stesso avviso l’assessore Emanuele Prisco, secondo cui in questo progetto non è protagonista solamente il Comune, ma soprattutto i cittadini, perché si è attivato un percorso virtuoso che sta costruendo sempre più forti relazioni sociali, mettendo insieme varie componenti per fare squadra. E questa volontà di fare rete rappresenta una delle linee guida scelte dall’Amministrazione comunale. Presente all’inaugurazione anche il presidente del Consiglio comunale Leonardo Varasano.

La formazione – ha commentato – rappresenta un modo per salvare delle vita umane, ma anche per socializzare. Quanto accaduto recentemente all’interno dello stadio Curi ci conferma che iniziative come questa sono fondamentali per contribuire a salvare vite umane, celebrando la vita stessa.

Varasano, in questo contesto, ha ricordato che la giornata di mercoledì 28 sarà interamente dedicata al tema delle morti sul lavoro. Il clou nel pomeriggio con il Consiglio aperto dedicato a questo argomento. Intanto il progetto cuore prosegue. La nuova idea lanciata da Camicia e già accolta da Amministrazione comunale e Perugia calcio è di trasformare anche gli spalti dello stadio Curi in luoghi cardioprotetti, installando lì delle colonnine salvavita. All’incontro di oggi hanno partecipato anche la consigliera Pittola ed il consigliere regionale Squarta.