A Postignano il giornalista Emiliano Fittipaldi

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Nell’ambito della sesta edizione della manifestazione culturale “Un Castello all’Orizzonte” che si tiene al borgo restaurato di Postignano (PG), sabato 17 giugno 2017, alle ore 18.30, nella Chiesa SS. Annunziata si terrà un incontro con il giornalista Emiliano Fittipaldi dal titolo “La rivoluzione di papa Francesco: la Chiesa sta cambiando davvero?” Emiliano Fittipaldi (Napoli 1974) è inviato speciale del settimanale L’Espresso, dove cura inchieste su politica, economia e attualità. Ha lavorato al Mattino e al Corriere della Sera. Nel 2015 e nel 2016 ha scritto “Avarizia” e “Lussuria”, due libri sugli scandali vaticani. È stato processato dal tribunale della Santa Sede con l’accusa di divulgazione di documenti riservati. È stato prosciolto nel luglio del 2016. Il borgo medievale di Postignano (o Castello di Postignano), frazione del Comune di Sellano, fu abbandonato negli anni ’60 ed è tornato a vivere grazie ad una attenta opera di restauro durata molti anni, a cura degli Architetti Gennaro Matacena e Matteo Scaramella.

CASTELLO DI POSTIGNANO HA RETTO PERFETTAMENTE E SENZA ALCUN DANNO ALLE SCOSSE DEL TERREMOTO CHE SONO AVVENUTE DA AGOSTO AD OTTOBRE 2016, GRAZIE ALLA QUALITÀ ANTISISMICA DEL RESTAURO.

E’ interamente vincolato dal Ministero dei Beni Culturali; nel 2014, nell’ambito del Premio ‘La Fabbrica nel Paesaggio’, ha avuto l’attestato di merito dalle Federazioni italiane ed europee dei Club e Centri per l’UNESCO “come efficace interprete dei valori unescani per la salvaguardia e tutela del paesaggio e dell’ambiente ”; nel 2016, è entrato a far parte de “I Borghi più belli d’Italia” attraverso Sellano, il suo Comune, di cui è una delle gemme più preziose. “Castello di Postignano come l’archetipo dei borghi collinari italiani”, così è stato definito dall’architetto americano Norman F. Carver Jr, tanto da riprodurre le imponenti case-torri del borgo, aggettanti l’una sull’altra, nella copertina del suo libro fotografico “Italian Hilltowns” pubblicato nel 1979. Il borgo offre un’esperienza di turismo e di vita sostenibili, fatti di sostanza e di emozioni: sessanta case perfettamente restaurate nel rispetto dell’impianto medievale delle architetture, ma caratterizzate da tutte le risorse di una vivibilità moderna – un relais villaggio albergo 4 stelle – un ristorante/trattoria dove, la cucina semplice, l’attenzione alle tradizioni e alla qualità delle materie prime sono la sua filosofia – una caffetteria con terrazza panoramica – un wine bar “Vini e Oli dell’Umbria” – un centro servizi – l’antica Chiesa della SS. Annunziata, oggi luogo di eventi culturali, artistici e di intrattenimento; qui i restauri hanno svelato affreschi di antica bellezza, tra i quali una Crocifissione del XV secolo apparsa dietro una parete crollata – una biblioteca – alcune botteghe artigiane – un centro benessere, la piscina, l’area all’aperto “Il giardino delle rose”.