Piegaro: gli studenti scrivono un regolamento sul bullismo

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Piegaro: gli studenti scrivono un regolamento sul bullismo. In chiusura di anno scolastico, consegnano all’Istituto comprensivo e a tutto il territorio della Valnestore un documento che impegna la comunità, a tutti i livelli, a prevenire e contrastare i fenomeni di bullismo e cyberbullismo

   

Piegaro è il primo caso in Umbria di comune che si dota di un Regolamento sul bullismo scritto dai ragazzi.

Giocano d’anticipo i giovani studenti piegaresi che, su iniziativa del Consiglio comunale dei ragazzi, in chiusura di anno scolastico, consegnano all’Istituto comprensivo e a tutto il territorio della Valnestore un documento che impegna la comunità, a tutti i livelli, a prevenire e contrastare i fenomeni di bullismo e cyberbullismo.

Il neo Regolamento è stato ufficialmente presentato questa mattina, nella Sala Polivalente di Pietrafitta, dal sindaco junior Gioele Nardo e dall’intero Ccr, giunto ormai a fine mandato.

Erano presenti gli alunni dell’intero plesso scolastico di Pietrafitta e le seconde classi delle medie dell’Istituto comprensivo di vallata. Ad assistere alla presentazione vi erano anche la dirigente scolastica Giovanna Filomeni e i tre sindaci, Roberto Ferricelli (Piegaro), Giulio Cherubini (Panicale) e Riccardo Bardelli (Paciano).

Il Regolamento è frutto di un percorso educativo e formativo svolto nei mesi scorsi con l’affiancamento della Cooperativa sociale Pepita onlus che vanta un’esperienza decennale nel settore.

Chiarisce i compiti e i ruoli di tutti i soggetti coinvolti (a partire dal dirigente scolastico fino ad arrivare ai genitori).

Ma è soprattutto sugli impegni che devono assumersi gli alunni che gli studenti di Piegaro si sono maggiormente concentrati, elaborando specifiche idee e proposte.

Nel documento si richiamano le regole fondamentali come per esempio non utilizzare i mezzi tecnologici durante le lezioni, essere rispettosi degli altri e dell’ambiente anche al di fuori della scuola e essere consapevoli delle proprie azioni sulla rete.

Tra le possibili sanzioni si indicano interventi educativi e disciplinari che prevedano l’abbassamento del voto in condotta e nei casi più gravi l’allontanamento dalla scuola.

La dirigente Filomeni, nel congratularsi per il lavoro svolto, ha annunciato che il Regolamento entrerà a pieno titolo nel Piano triennale dell’offerta formativa.

“Ma l’esempio che hanno dato a tutti – ha commentato – è che hanno fatto da collante per tre comuni, aprendo la strada verso una contaminazione degli altri territori dove si auspica di replicare questa e altre iniziative”.

“E’ stato un percorso bellissimo – ha riferito Diego Buratta di Pepita Onlus – ma ciò che conta è che oggi si apre un percorso. I ragazzi cedono il testimone alle Istituzioni perché adesso questo regolamento va applicato e messo in atto. Ciò non significa non stare in rete o vivere il territorio, ma farlo positivamente. Lasciamo cose belle in rete perché vi rimangono per sempre”.

“Si conclude una avventura importante – ha sottolineato Ferricelli – e un lavoro meraviglioso: questi due anni mi lasciano una grande esperienza di crescita perché molto noi adulti dobbiamo imparare da voi ragazzi, soprattutto sotto il profilo dello stare insieme, dell’ascoltare e del comprendersi”.

Per Bardelli la scuola ha affrontato un tema importante soprattutto per prepararsi con consapevolezza alle insidie del futuro.

“E’ un’iniziativa che avrà un corso nella comunità scolastica unitaria”, ha sostenuto Cherubini. A suo parere si è stato toccato un tema cruciale per questo tempo storico, quello del giudizio, che può diventare pericoloso quando è facile e sommario.

Il Regolamento, sottoscritto dai tre sindaci e da quello dei ragazzi, sarà inviato anche alla Regione Umbria, che ha appena legiferato sull’argomento, e alla Direzione scolastica regionale.