Nelle scuole di Magione alunni provenienti da oltre 23 nazioni

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Tiene conto dei cambiamenti avvenuti negli ultimi anni nella popolazione del comune di Magione la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e organizzativa del piano dell’offerta formativa triennale del Circolo didattico di Magione.

I dati relativi al 2016/2017 confermano una popolazione di quasi 15mila abitanti di cui, secondo le analisi del contesto fatto dalla scuola stessa, il 14,6% è di età compresa fra 0 e 14 anni (percentuale in costante aumento negli ultimi 10 anni); Il 63% di età compresa fra 14 e 64 anni. Il 10,1% è di cittadinanza non italiana (percentuale in costante aumento negli ultimi dieci anni), provenienti da ben 23 paesi europei ed extraeuropei.

La valutazione del contesto socio-economico-culturale del Circolo, si spiega sul sito della scuola, è ottenuta attraverso i dati forniti dal Comune, dall’Asl, dalle diverse Agenzie presenti nel territorio, dai colloqui e punti di contatto con le famiglie, evidenzia una popolazione scolastica connotata da spiccati elementi di complessità.

Tra i fattori evidenziati vi sono un aumento delle famiglie in situazione di difficoltà economica, la costante presenza di alunni stranieri: di cui 60 nella scuola dell’infanzia (il 17,96% ) e 110 (il 14,91 % ) nella scuola primaria; la trasformazione della famiglia con un significativo aumento di separazioni e la formazione di nuovi nuclei familiari (famiglie monoparentali, allargate, … );  aumento della presenza di alunni non residenti, ma provenienti da zone esterne al territorio comunale.

“Il quadro della popolazione scolastica – dichiara la scuola –, che dai dati risulta essere oggettivamente complesso e problematico, può rappresentare un’opportunità per la scuola di crescere al suo interno e di promuovere la crescita del contesto socio-culturale in cui opera.

La Direzione Didattica in tal senso ha elaborato un’anagrafe del disagio infantile a partire dalla scuola dell’infanzia e fa un monitoraggio costante delle varie situazioni tenendo conto degli interventi effettuati, degli esperti intervenuti e delle necessità presenti e future; progetta percorsi mirati a promuovere una crescita culturale e sociale del territorio e a prevenire, quindi, un disagio sociale crescente”.

“È stato necessario – fanno sapere – promuovere una partecipazione più attiva e costruttiva delle famiglie nella realizzazione degli interventi formativi perché la collaborazione fra scuola e territorio trovasse una piena attuazione diventando quella continuità orizzontale, progettata e pensata dalla scuola.  È stata inoltre implementata la collaborazione, in rete e non, con altre istituzioni scolastiche, con enti, Amministrazione Comunale e associazioni del territorio, siglando accordi e protocolli d’intesa”.