L’Ordine degli Ingegneri di Perugia traccia le linee guida per il 2018

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L’Ordine degli Ingegneri di Perugia traccia le linee guida per il 2018. Le azioni future illustrate a oltre 200 partecipanti durante la “Cena degli auguri”

   

Qualificare e promuovere la professione e il ruolo dell’ingegnere sia in ambito territoriale che nel rapporto con le istituzioni, tutelare e valorizzare un bacino di eccellenze composto da circa 3000 ingegneri che saranno sempre più coinvolti nella vita ordinistica, puntare sulla formazione come elemento imprescindibile per diffondere la cultura professionale. Sono le principali linee guida dell’Ordine degli Ingegneri di Perugia tracciate per il prossimo anno dal presidente Stefano Mancini durante la “Cena degli auguri” svoltasi nei giorni scorsi Alla Posta dei Donini. Il momento conviviale, che ha riunito oltre 200 commensali, è stata, per il neo consiglio, una delle prime occasioni ufficiali, dopo l’insediamento, per condividere con gli iscritti idee e progettualità di cui l’Ordine si farà portavoce nell’interesse della categoria e della comunità.

“L’impegno è di promuovere la figura dell’ingegnere nello scenario socio-politico-economico affinché sia presente e ascoltato nei luoghi e nei momenti più rilevanti del nostro territorio –  ha spiegato il presidente Mancini -, solo attraverso l’Ordine, quale punto di riferimento e di coordinamento di 3000 ingegneri, è possibile valorizzare il ruolo etico-sociale della professione”.

Il presidente, a tal proposito, ha ricordato il percorso iniziato con la Regione Umbria, finalizzato a portare avanti un dibattito serio e concreto, anche mediante la Rete delle professioni tecniche dell’Umbria, affinché possa tradursi in scelte e provvedimenti nei settori in cui si inserisce la versatile figura dell’ingegnere.  In questo cammino si inserisce anche la formazione continua.

“Uno degli obiettivi della formazione dell’ingegnere è quello di renderlo pronto a far fronte ai nuovi problemi posti dal continuo evolversi delle tecnologie – ha concluso – e tramite la Fondazione, cercheremo di fornire strumenti capaci di rispondere prontamente alle sfide legate all’innovazione”.

La serata oltre a rappresentare un importante momento per illustrare iniziative e azioni future, è stata l’occasione per celebrare 46 colleghi che in questo anno hanno raggiunto i significativi traguardi dei 50 e 25 anni di laurea in ingegneria: il presidente Mancini, accompagnato dal vice presidente Gianluca Spoletini, dal segretario Antonella Badolato e dal tesoriere Andrea Galli,  ha conferito uno speciale riconoscimento per il cinquantesimo anno (1967-2017) agli iscritti Antonio Cipolloni, Umberto Garofoli, Gianni Paoletto, Giuseppe Riso, Roberto Vizzotto e per il venticinquesimo (1992 – 2017) a Giovanni Aglietti, Mario Angeli, Leonardo Aspromonti, Maria Claudia Barcaroli, Carlo Biondi, Paolo Businelli, Guido Capuccini, Gianni Carbonari, Marco Cardinali, Lorenzo Castelletti, Maurizio Cestini, Stefano Ciurnelli, Marco Coppetti, Enrico Fiorucci, Barbara Gamboni, Andrea Giannantoni, Marco Guaitini, Michele Leonardi, Fabio Maccarelli, Pietro Melissa, Fabrizio Menghini, Stefano Monacchia, Nando Nottoli, Gianluca Paggi, Maria Rita Papa, Sergio Pascolini, Stefano Passeri, Massimo Pera, Marco Poggioni, Luca Ramini, Renzo Renzini, Josefina Romano, Federico Rossi, Gianni Sciurpi, Valter Taddei, Pio Vincenzo Tosetti, Flavio Giuseppe Tucci, Giovanni Tuscano,. Valerio Ugolini, Massimo Valerii, Alessandro Volpini. L’Ordine, di concerto con la Fondazione ha inoltre attribuito 4 borse di studio a ingegneri neolaureati che sono Chiara Antonini, Riccardo Barnabei, Riccardo Fagioli e Lorenzo Tomassini. Un premio speciale anche a Christian di Bella per essersi distinto in ambito culturale con una pubblicazione dedicata al Pantheon di Pietra